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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Il caro voli rovina le prime vacanze ai siciliani

Le festività pasquali e i lunghi ponti del 25 Aprile e del Primo Maggio hanno offerto agli italiani un primo assaggio di vacanze, ma il caro voli è stato decisivo per i siciliani. Un'analisi dettagliata della Federconsumatori Sicilia mette in evidenza come i siciliani non abbiano potuto godere in pieno queste vacanze primizie

di Redazione

La Rosa Alfio e Yuliana Trengia*

Il caro voli per i siciliani. Sono terminate le vacanze pasquali e i lunghi ponti del 25 Aprile e del Primo Maggio, che hanno regalato agli italiani un bell’anticipo alle vacanze.
Ma quanto hanno speso gli italiani durante questi lunghi weekend e lunghi ponti?
Secondo alcune stime, il caro voli si è verificato anche quest’anno, nonostante Federconsumatori Sicilia abbia da anni contestato e mandato segnalazioni all’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).

Chi ci rimette con il caro voli?

A rimetterci e a spendere centinaia di euro per appena due ore di volo complessive tra andata e ritorno sono stati soprattutto i lavoratori e gli studenti fuori sede per poter rientrare a casa dalle proprie famiglie.
In molti, anche quest’anno, non sono potuti partire.
I prezzi alti hanno scoraggiato anche i turisti italiani e stranieri che avrebbero voluto passare il fine settimana fuori porta in una delle città siciliane.

In Sicilia, per partire, manca l’alternativa al volo

Noi siamo convinti che, per la Sicilia e la Sardegna, non sia corretto basare tutto sulla legge del mercato. Nel nostro caso, l’aereo non ha concorrenti reali, quindi non siamo in un mercato “da manuale di economia”. 
Rispetto al resto d’Italia, non abbiamo altre soluzioni praticabili come il treno, l’autobus o l’auto privata.

Meccanismi che portano al rincaro dei prezzi

Non serve né usare i soldi pubblici per sconti a pioggia che, come si può vedere, non servono a nulla, né cercare trucchi e trucchetti negli algoritmi, perché si sa già come funzionano. Man mano che restano pochi posti sugli aerei, il prezzo sale, fino a quando l’aereo è pieno e la compagnia aggiunge altri voli. E il gioco ricomincia: man mano che i clienti comprano i posti, il prezzo sale di nuovo.

La solunzione? Aumentare i voli

Lo abbiamo detto e lo ripeteremo sempre: la soluzione è aumentare i voli. Il maggior traffico potrebbe anche essere gestito con voli da e per gli scali minori, che in Sicilia sono Trapani-Birgi e Ragusa-Comiso. Per questo noi chiediamo un tavolo tecnico-politico di programmazione dei voli in occasione delle feste comandate al fine di aumentare i voli e farlo con abbondante anticipo, non man mano che gli aerei si riempiono.

Dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori sul caro voli

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha rilevato aumenti medi del +20% sui treni, e del +55% sui pullman. Ma, nonostante il maltempo e i prezzi alle stelle, gli italiani sono partiti, ognuno secondo le proprie possibilità e budget. Tra le mete anche quest’anno molti sono andati in montagna, con le piste ancora aperte in alta quota. Alcuni hanno invece prediletto gli agriturismi, le escursioni con degustazione di prodotti tipici e le città d’arte.
Rispetto al 2023, però, l’Osservatorio Nazionale ha rilevato un forte rialzo dei costi degli alberghi e ristoranti nelle principali città d’arte. Soggiornare per un weekend in camera doppia con la colazione inclusa a due persone è costato il 66% in più rispetto al weekend precedente.
Per quanto riguarda i ristoranti si è registrato un aumento nei menu di Pasqua, dove un pasto completo per 2 persone è stato mediamente del 12% in più.

Ma in quanti sono partiti realmente?

Solo circa 1 famiglia su 7 secondo le prime stime ha scelto di partire. Di rimanere, invece, oltre il 96% dei casi in Italia, a causa del caro voli, ripiegando sulle città d’arte, ma anche sui piccoli borghi.
Anche quest’anno, solo 1 famiglia su 4 ha trascorso il pranzo di Pasqua o di Pasquetta fuori casa, preferendo soprattutto agriturismi e ristoranti. In molti non hanno rinunciato, al consueto pic nic o barbecue all’aperto dato che le temperature, ormai, sono si sono alzate e si inizia a respirare un’aria quasi estiva.

*Federconsumatori Sicilia

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