Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Finanziaria a suon di impugnature

di Redazione

Lombardo promulga la legge impugnata dal Commissario dello Stato

di Giulia Noera

ll testo della finanziaria regionale è stato nuovamente impugnato dal Commissario dello Stato Carmelo Aronica. Il documento era stato approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana lo scorso 27 aprile. In particolare è stata impugnata la norma che autorizza il mutuo di circa 558 milioni di euro che l’amministrazione regionale avrebbe dovuto contrarre con la Cassa depositi e prestiti, iI fondi sarebbero stati destinati a pagare gli stipendi dei 27 mila forestali e dei mille dipendenti dell’Ente sviluppo agricolo, che adesso sono a rischio.

Per il commissario dello Stato queste spese non si possono coprire facendo ricorso a un mutuo, che può essere attivato solo per investimenti. 

Le opposizioni chiedono adesso le dimissione della giunta. 
Il Commissario dello Stato aveva già dato un primo stop alla Finanziaria lo scorso 26 aprile e in quell’occasione erano state impugnate ben 80 norme che riportano un buco in bilancio di 900 milioni di euro.  Tra le norme impugnate quella che prevedeva i 192 milioni destinati ad enti, associazioni e fondazioni dell’ex tabella H. 

Nella nuova finanziaria varata il 27 aprile il governo aveva aggirato l’impugnativa relativa al mutuo, collegando i fondi del mutuo a specifici capitoli di bilancio. Ma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo ha deciso di avvalersi dei poteri attribuiti dallo Statuto e promulgare integralmente la legge “Autorizzazione al ricorso ad operazioni finanziarie”, approvata dall’Assemblea regionale siciliana nella seduta dello scorso 27 aprile, nonostante l’impugnativa avanzata dal Commissario dello Stato. 
“Il governo ha fatto bene, condivido la decisione di promulgare la legge, adesso sarà la Consulta a valutare chi ha ragione” – afferma Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all’Ars-.

L’opposizione non tarda a repliare sulla scelta del governatore siciliano, “gli artifizi finanziari del governo Lombardo dimostrano, con l’ennesima bocciatura del Commissario dello Stato al ricorso al mutuo, il fallimento totale dell’azione del presidente della regione” – afferma Rudy Maira, segretario regionale del Pid Cantiere popolare e capogruppo del partito all’Ars-. 
“Lombardo farebbero meglio a lasciare il governo regionale per consentire ai siciliani di tornare immediatamente al voto” – dice il capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini, la coppia Lombardo-Armao sta cercando di affondare la Sicilia”.

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