Zaino in spalla, scarpe adeguate, abbigliamento comodo ma essenziale, riserva di acqua e via per iniziare uno dei tanti cammini d’Italia, dai cammini di fede a quelli naturalistici: andiamo sulle orme di San Bernardo da Corleone. I cammini hanno tutti un denominatore comune: la voglia di scoprire luoghi che avevano un particolare significato nella vita di un tempo. Itinerari che ripercorrono la vita dei santi, o che raccontano spostamento di popoli, o che ancora ci fanno scoprire piccoli centri, fuori dai grandi circuiti turistici, ma ricchi di storia, arte, costumi e tradizioni.
Percorsi da fare con molta calma, in slow mobility, una mobilità dolce (a piedi o in bicicletta) che rispetti i luoghi, la natura e che consenta di ritrovarsi con i propri pensieri.
Itinerari adatti a tutti
Dal notissimo Cammino di Santiago alla via Francigena fino ai tantissimi percorsi nella nostra Sicilia, inclusa la Francigena di Sicilia, sono diventati l’essenza di un turismo che non ama la folla e la confusione. Itinerari per grandi camminatori allenati (anche se le bolle ai piedi sono dietro l’angolo) ma anche per principianti, tragitti da 40 km o da centinaia di kilometri, un’esperienza che cattura e che consentirà di percorrere tratti in compagnia di altri viandanti, scambiare sensazioni, oppure restare soli con i propri pensieri, fermarsi ad ammirare il panorama o a prendere appunti da rileggere una volta tornati a casa.
Inizia il viaggio
Abbiamo voluto iniziare questo nostro viaggio nei cammini, con il cammino di San Bernardo da Corleone. A farci da guida e darci informazioni sarà Roberto Martorana, Presidente dell’associazione Animosa Civitas Corleone APS, associazione titolare del progetto.
Un cammino per seguire i momenti della vita di San Bernardo da Corleone attraverso i luoghi da lui visitati e in cui visse. Quando e come nasce l’idea di questo progetto?
“Il progetto nasce nel 2018 da un’idea di Pietro Di Miceli il quale voleva realizzare un itinerario turistico religioso che ripercorresse i luoghi in cui visse Filippo Latino o, per meglio dire, Fra Bernardo da Corleone. L’idea fu portata all’attenzione di mia moglie, Anna Turco, che di professione fa l’architetto e che ha manifestato subito entusiasmo e ha svolto il ruolo progettuale. Così, ha iniziato a consultare tutte le fonti certe, a svolgere tutte le ricerche per creare una mappa dei tanti luoghi in cui visse San Bernardo. Da lì a poco anche io mi sono unito al progetto mettendo a disposizione le mie competenze informatiche e le infrastrutture logistiche per lo studio dei percorsi e il test degli stessi. Dai primi approcci, studi, ricerche e analisi, nasce il progetto dell’itinerario turistico religioso: “Sulle orme di San Bernardo – Cammini di fede, arte e natura”
I cammini di Sicilia in slow mobility
Un cammino da fare in “slow mobility”, godendo non solo della natura ma anche della possibilità di ritrovare sé stessi. Che riscontro avete avuto, ad oggi, da chi lo ha intrapreso?
“Il cammino è stato attraversato da pellegrini a piedi, in bici e recentemente anche a cavallo. I riscontri da parte di tutti loro sono stati positivi, dando così conferma del duro lavoro svolto negli anni precedenti per scegliere i percorsi. Percorsi che potessero mostrare ciò che i monti Sicani sono in grado di dare con tracciati adeguati, sicuri, che permettessero una completa immersione nella natura e, a fine tappa essere accolti da Borghi e piccoli Paesi ricchi di storia, cultura, tradizione.
Un ulteriore riscontro ci è stato dato per la realizzazione del percorso in GPS che rispecchia fedelmente i passi da percorrere. E anche lì si rende merito al lavoro minuzioso fatto per offrire una geolocalizzazione più accurata possibile”.
Cinque i percorsi del cammino
Il cammino, che vuole essere un pellegrinaggio per chi crede, consta di un totale di 500 km. A che punto è la definizione dei 5 diversi percorsi che lo compongono?
“Finita l’infrastrutturazione del primo braccio da Corleone a Sciacca che speriamo avverrà a breve con la posa della segnaletica in 300 punti in entrambe le direzioni, siamo pronti a completare la fase esecutiva del secondo braccio in programma. Secondo braccio che va da Corleone ad Agrigento. Ciò, anche in vista del fatto che l’anno prossimo la nota Girgenti (antico nome della città dei templi, ndr) sarà capitale della cultura. E poi ci sarà anche il Giubileo nel 2025. Gli altri percorsi, di conseguenza, verranno realizzati successivamente”.
L’accoglienza dei pellegrini/camminatori
Avete attivato convenzioni e accordi per l’accoglienza dei pellegrini? Come sono stati accolti?
“Ovviamente, prima di aprire alla libera fruizione, abbiamo provveduto ove possibile a realizzare una lista di accoglienze per ogni paese attraversato dal cammino. Accoglienza in convenzione, in modo da permettere ai pellegrini di trovare facilmente un posto per i pernottamenti. Tutte le strutture sono state caricate, con tutte le indicazioni, all’interno del sito internet in sezioni dedicate per ogni paese, in modo da dare subito evidenza, in ogni località, delle accoglienze disponibili. Gli operatori convenzionati sono i primi promotori dell’itinerario e ambasciatori essi stessi. Hanno un contatto diretto con i pellegrini e ogni incontro si trasforma in uno scambio di emozioni e sensazioni, che ciascuno custodisce gelosamente”.
Indicazioni e mappe per orientarsi
Segnalazioni, cartelli, mappe cartacee e Gps: è stato realizzato tutto dalla vostra associazione su base volontaria e gratuita per i fruitori?
“L’ideazione, la progettazione e realizzazione delle grafiche per la cartellonistica, segnaletica, testimonium, credenziale, totem, roll-up brochure, e tutto il materiale promo pubblicitario è stato realizzato in forma gratuita, incluso il percorso geolocalizzato in GPS, il tutto messo a disposizione gratuitamente.
C’è stato un riscontro di tipo turistico, per promuovere i territori attraversati dal cammino? Voi avete in programma anche di organizzare gruppi o resterà un percorso da fare liberamente?
“Sì la nostra associazione in primis si impegnata a promuovere i luoghi e i comuni tappa del cammino, attraverso la partecipazione a fiere di settore come “Fa la cosa giusta” di Milano e il “travel expo” di Terrasini, il sito web e le pagine social. Il cammino è nato come un itinerario da compiersi sia in autonomia che in gruppi organizzati. Non abbiamo una programmazione definita o preventiva, di certo stiamo lavorando per il 2025 ma… niente spoiler! – scherza Martorana.
A proposito di spoiler… volete un’anticipazione sul cammino di San Bernardo da Corleone? Guardate il video qui di seguito e lasciatevi condurre dalle emozioni.