Il ciclo di seminari Etnografie del Contemporaneo. Il tema affrontato sarà Religious minorities as drivers of change: The case of Protestantism (Le minoranze religiose come veicoli di cambiamento: il caso del Protestantesimo).
La questione delle minoranze religiose è spesso discussa al giorno d’oggi, in particolare perché queste realtà possono destare preoccupazioni riguardo all’integrazione, all’assimilazione e al dominio. Le minoranze possono quindi essere oggetto di esclusione per le credenze o l’identità collettiva di cui sono portatrici. Questi le rendono diverse dalla “maggioranza”, e che possono essere percepite come una minaccia per il resto della società. Questo incontro intende offrire uno spazio di confronto tra molteplici approcci e territori. Elementi in cui il Protestantesimo – in senso lato – ha contribuito a un cambiamento di paradigma nelle relazioni comunitarie. Nonché, nella percezione di altre minoranze religiose, siano esse ex minoranze cristiane o ebrei.
Etnografie del contemporaneo, al via il ciclo si seminari Le strutture del rito
Ancora domani, lunedì 20 maggio, ma alle 11, al Museo Pasqualino si terrà il primo appuntamento del ciclo. Le strutture del rito, a cura di Salvatore D’Onofrio. Si svolgerà nell’ambito del Seminario permanente Etnografie del contemporaneo, coordinato da Rosario Perricone, in collaborazione con il Dottorato di semiotica, diretto da Gianfranco Marrone.
Il ciclo di seminari, che si svilupperanno fino al 10 giugno, porrà l’accento sulla fecondità del metodo strutturale. Ciò attraverso l’analisi di alcuni dei casi più emblematici in antropologia. Tra questi, il ballo degli sposi e la ierogamia simbolica in alcune regioni del Mediterraneo occidentale. Miti e riti del nuovo anno con al centro il nowruz persiano; il miracolo dello scioglimento e della ricoagulazione del sangue di San Gennaro.
Infine, si discuteranno i temi dello strutturalismo ontologico ipotizzato in questo ultimo ventennio da Philippe Descola.
Santa Rosalia abbraccia le periferie e i piccoli centri:
ecco il progetto del Museo delle Marionette
Santa Rosalia a Palermo: pupi, cunti e triunfi per il 400esimo anniversario del Festino è il titolo del progetto, supportato dal Comune di Palermo. Ideato dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS.
Da domani, lunedì 20 maggio, al 2 luglio, è previsto un ricco programma di spettacoli e incontri didattici. Eventi, che interesseranno le periferie urbane e metropolitane di Palermo con l’obiettivo di coinvolgere le aree lontane dal centro cittadino per favorire l’inclusione culturale e sociale.
Un progetto che mira a redistribuire l’offerta teatrale e con tematiche di interesse collettivo. Tematiche, che recuperano, valorizzano e diffondono l’immaginario popolare e le forme artistiche tradizionali e creative.
Santa Rosalia a Palermo: pupi, cunti e triunfi per il 400esimo anniversario del Festino coinvolgerà dunque i tre quartieri palermitani della Zona Espansione Nord – ZEN. Parliamo diBrancaccio-Ciaculli e Setteccannoli, il quartiere di Sferracavallo e i Comuni di Cefalà Diana e Bolognetta.
Insieme agli incontri con il puparo, sono previsti lo spettacolo La vita di Rosalia a cura della Compagnia Brigliadoro e il Triunfu a Santa Rusulia. Performance di narrazione, musica e canto.
Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri
Il convegno di studi. Si chiama Vite al margine. Esiliati, esuli, confinati, prigionieri. Il convegno di studi organizzato dalla Fondazione Ignazio Buttitta, con l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e il patrocinio del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo e della Fondazione Federico II si terrà al Museo delle Marionette giovedì 23. L’orario, dalle 9 e venerdì 24 maggio dalle 9.30.
Riflessione sull’emarginazione e sull’isolamento
L’incontro intende riflettere sull’emarginazione e sull’isolamento. Fenomeni, che nella storia dell’umanità le società più diverse hanno realizzato e realizzano nei confronti di persone e gruppi. Distinti a vari livelli per motivi politici, sociali e religiosi. La culturalizzazione della vita al margine è attuata in molti modi. Dalla mitizzazione alla istituzione di specifiche dinamiche rituali. E, poi, dalla elaborazione di narrative del limite all’esplorazione concettuale e filosofica dello spazio reso altro dalla presenza di persone e comunità sottratte al vivere corrente, agli ambienti urbani e antropizzati e respinte al margine.
Si confronteranno sul tema studiosi che hanno dedicato le loro ricerche alla condizione dell’esule, alla sua vita attraverso molteplici accezioni.
Gli spettacoli dei pupi, la magia quotidiana del Museo delle Marionette
Una magia che si ripete ogni giorno, che sa accogliere grandi e bambini e che non smette di stupire. Con il suo patrimonio immenso di storie, racconti, personaggi, colpi di scena. Un bagaglio fatto di antica sapienza, che per non essere dimenticato ha bisogno di essere vivo, partecipato, condiviso.
In scena, ecco gli spettacoli quotidiani di opera dei pupi ogni lunedì alle 11 e da martedì a sabato alle 17 in Sala teatro. Episodi tratti dall’intramontabile Storia dei paladini di Francia di Giusto Lo Dico.
Preparatevi a vedere irrompere sul palco Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi e tantissimi altri personaggi. Insieme a voi vivranno prodigi e innamoramenti, duelli, e battaglie, scambi di persona, viaggi misteriosi!
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)