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Autonomia differenziata? Cgil: peggiorerà la condizione delle donne

Autonomia differenziata: Cgil Sicilia, farà peggiorare la condizione delle donne siciliane. La Cgil fa il punto e presenta mercoledì 31 luglio un manifesto per il Sì all’abrogazione della legge

di Redazione

Con l’autonomia differenziata la condizione delle donne siciliane peggiorerà. Sarà questo uno degli effetti di una misura che indebolirà complessivamente la Sicilia e il Mezzogiorno andando a incidere negativamente su servizi essenziali come sanità e scuola, sulle infrastrutture, sullo sviluppo e il lavoro. E a farne maggiormente le spese saranno i soggetti, come appunto le donne ma anche i giovani, che hanno già una posizione di debolezza nel mercato del lavoro.

A fare il punto della situazione in merito è la Cgil siciliana che mercoledì 31 luglio presenterà un manifesto intitolato “La controffensiva delle donne all’autonomia differenziata”. L’appuntamento è a Nicosia (Enna)  alle 10 davanti al  punto nascita  dell’ospedale Basilotta.
“Ancora una volta – dice una nota della Cgil Sicilia -abbiamo scelto un’area interna per mettere in evidenza le condizioni di maggiore difficoltà di questi territori”. Tasso di disoccupazione, lavoro precario, fragilità del sistema di istruzione e del welfare: tutti aspetti di una condizione generale che incide pesantemente sulle donne siciliane, che scontano un tasso di disoccupazione del 31%.

“Sono tante le ragioni- sostiene la Cgil- per cancellare la legge sull’autonomia differenziata, firmando il referendum e dicendo Sì alla sua abrogazione. E un forte contributo ci aspettiamo venga dalle donne di questa regione, che invece di vedere diminuiti i divari e migliorata la loro condizioni la vedranno senza dubbio peggiorare”. Parteciperanno tra gli altri all’iniziativa  i segretari generali della Cgil Sicilia e di Enna Alfio Mannino e Antonio Malaguarnera, la segretaria confederale Cgil Gabriella Messina, Elvira Morana , responsabile regionale per le politiche di genere e le componenti del coordinamento donne della Cgil Sicilia

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