Quell’Ape bianca e azzurra, perfettamente tirata a lucido, con un logo dal quale un enorme polpo ci sorride, e con su scritto Polpo Pazzo anzi, Polpo pazzo Marettimo, ha attirato la nostra attenzione una volta sbarcati dal giro in barca allo scalo vecchio di Marettimo.
Sull’Ape c’è Simone che dalle porte di Milano ha deciso di trasferirsi a Marettimo, la più lontana dalle coste siciliane tra le isole Egadi, selvaggia e con un mare unico nel suo genere, riserva marina protetta.
Simone è un ragazzo simpatico, occhi azzurri e un accenno di timidezza che sparisce quando gli si chiede di raccontare com’è nata la sua insolita attività imprenditoriale.
“Avrei voluto proporre delle tartare, di tonno, ma la corretta conservazione delle materie prime si è subito posta come un problema – racconta Simone -. Poi ho pensato al polpo e ho capito che c’erano le condizioni giuste. Così ho pensato a tutto il resto”.
Ma perché Marettimo?
“Perché la mia ragazza è marettimara. Ci siamo conosciuti tre anni fa sui social, poi ho deciso di venire a Trapani per incontrarla e poco dopo è venuta lei a Milano. Dovevano essere tre giorni ma ha contratto il Covid e il soggiorno si è prolungato… Un anno fa ho deciso di trasferirmi. Io lavoravo già nella ristorazione, a Milano lavoravo nello show room Tod’s. Progettando il trasferimento a Marettimo, inizialmente pensavo di proporre panini con tartare di tonno. Ma il pesce crudo ha bisogno di condizioni di conservazione ottimali che io, da ambulante, non avrei potuto garantire. Qui sono attrezzatissimo, dalla friggitrice alla piastra al frigorifero, tutto in regola. Ma il crudo era rischioso e così ho pensato al polpo fritto”.
Come lo prepari?
“Il polpo è tutto cotto a bassa temperatura. Io poi lo piastro oppure lo pano e lo friggo, a seconda della richiesta del cliente. Aggiungo melanzane o zucchine grigliate o entrambe e poi qualche pomodorino. Dipende anche dagli ortaggi che riesco a trovare qui a Marettimo. L’essere su un’isola è anche questo, non sempre trovi subito ciò che ti serve, magari devi aspettare che i negozi vengano riforniti dal traghetto successivo. Devo anche dire che la famiglia della mia ragazza è tanto disponibile e collaborativa”.
Un bel salto da Milano dove potevi sempre avere tutto ciò che ti serviva.
“Eh sì. Ma va bene così. È stato un gran cambiamento, Marettimo è tanto diversa da Milano. Lì hai tutto a disposizione, a portata di mano, qui devi aspettare che le cose arrivino dalla terraferma”.
Hai pensato tu anche al logo o non è marchio tuo?
“No no… il marchio è mio e il logo l’ho creato da me con l’aiuto dell’intelligenza artificiale”.
L’idea del food truck è ancor più carina realizzata a bordo di un’Ape. L’hai acquistata qui?
“No. L’ho acquistata a Roma, dopo una lunga ricerca. Questa è del ’78 e, se guardi bene, ci sono addirittura le guarnizioni originali. L’ho fatta imbarcare da Civitavecchia a Palermo, poi trasportata a Trapani, dove è stata restaurata e dipinta con queste strisce bianche e azzurre. Una volta attrezzato di tutto punto con ciò che serviva per preparare i panini, l’ho portata a Marettimo. Ho iniziato l’attività lo scorso 2 giugno”.
Polpo pazzo in estate, ma poi?
Ma in inverno, passata l’ondata di vacanzieri, cosa pensi di fare?
“In inverno vedremo, magari potrei spostarmi altrove, sono un ambulante. Qui per ora sto fermo allo scalo vecchio (il vecchio porto di Marettimo, al quale è stato affiancato lo scalo nuovo dove traghetti e aliscafi possono attraccare con maggiore facilità, ndr) e registro un buon successo, soprattutto tra i giovani”.
In effetti, abbiamo notato sovente numerose persone che decidono di fermarsi a gustare il panino accompagnato da una birra fresca e proprio mentre parliamo con Simone si ferma una coppia che chiede panino con polpo fritto e zucchine. Il panino viene preparato con meticolosità e la salsa scelta per guarnire viene versata in maniera da creare una decorazione a forma di polpo.
Durante il Marettimo Italianfilmfest che quest’anno si è tenuto dal 16 al 20 luglio, il panino col polpo fritto ha riscosso un grande successo e Simone non aveva quasi il tempo di prepararne uno che andava via l’altro.
Quella di Simone è una bella storia di coraggio e intraprendenza che, chi lo sa…, potrebbe aver lanciato un’idea, magari da esportare.
Le proprietà del polpo
Il polpo è notoriamente una fonte di vitamine, calcio, fosforo e sali minerali. Per il fatto che la sua carne ha poche calorie e fornisce meno proteine di altri pesci, viene spesso consigliato nelle diete ipocaloriche.
la cucina siciliana lo propone in svariate ricette, a Palermo erano famosi i “polipari” a Mondello e ancora oggi il polpo bollito condito col solo limone è tipico dello street food del capoluogo siciliano. Sovente, non manca nemmeno ai banchetti di nozze.
Prepariamo il polpo fritto
Per preparare il polpo fritto, dopo averlo ben pulito da occhi e bocca e battuto sul piano della cucina per rendere la sua carne più tenera, tagliatelo a tocchetti e infarinatelo (c’è chi preferisce una leggera panatura). Friggetelo quindi in olio bollente, salatelo e gustatelo subito con qualche goccia di limone se gradito. Il polpo fritto va consumato immediatamente, subito dopo la cottura.
Se ne avete la possibilità, prima di infarinarlo e friggerlo, una volta pulito, conservatelo qualche giorno nel freezer, che fungerà da abbattitore e renderà il polpo ancora più tenero.
4 risposte
Grande Simone, spirito avventuriero
Non c’erano dubbi sulla riuscita di questa tua ‘’folle ‘’ impresa fantastica
Bravo perché coraggioso! Ma ha un asso nella manica!… la dolce Michela…
Ciao sono di Mantova amo le egadi e soprattutto marettimo xche ho lavorato al “marettimo residence ” . Ho molti amici sulle 3 isole e essendo fornaio pasticcera ho cucinato in molte case . Torno 2o3 volte l’ anno e ogni volta appena sbarco e 1 esplosione di gioia libertà e vita . A settembre verrò a salutarti . Buon lavoro
Salve Simone coraggioso e intraprendente verrò a trovarti fra giorni e a gustare il tuo polpo fritto complimenti