Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Turismo religioso, non solo per lo spirito

Il turismo religioso rappresenta una fetta consistente del comparto turistico nel nostro paese e in vista del Giubileo del 2025 i numeri sono destinati a crescere. Ma dove alloggia il viaggiatore che si sposta con motivazioni religiose?

di Clara Di Palermo

Sono circa 5 i miliardi, in dollari, mossi dal turismo religioso in Italia, dove è Roma a far la parte del leone essendo centro del cattolicesimo. Nella città eterna si calcola che siano circa 7 miliardi ogni anno i turisti che arrivano con motivazioni legate alla sfera spirituale. Un settore del comparto turistico che genera un volume di affari consistente e che rappresenta l’1,5% del totale dei flussi turistici in Italia.
Il dato interessante è che si tratta di un turismo trasversale a varie fasce di età, si tratta spesso di persone tra i 30 e i 50 anni che non concentrano le partenze nei periodi canonici di ferie, ponti e vacanze ma destagionalizzano e quindi assicurano presenze durante tutto l’anno.

Il viaggiatore

Il più delle volte si tratta di viaggiatori con budget non elevati, lontani dalla filosofia high spender, ma che contribuiscono, come dicevamo, a mantenere le presenze durante tutto l’anno, sostenendo il comparto.
E in vista del Giubileo che si terrà a Roma nel 2025 si stima che questo evento porterà in Italia 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e quasi 17 miliardi di euro di spesa turistica.
Ma non si pensi che il turismo religioso sia esclusivamente legato alla cura dello spirito: si va, comunque, in giro per musei e attrazioni turistiche e si fruisce degli eventi culturali dei luoghi. Ciò che lo caratterizza è lo spirito con cui si offre ospitalità e con cui il viaggiatore si accosta a queste “Domus“, oltre all’intento di condivisione degli spazi seppure nel pieno rispetto delle esigenze del prossimo.

L’Associazione Ospitalità religiosa italiana

In Italia l’Associazione no-profit Ospitalità Religiosa Italiana (O.R.I.) che ha come scopo quello di promuovere la conoscenza e l’uso delle case di ospitalità religiosa e no-profit, gestita sia da religiosi che da laici, rappresenta un’accoglienza che va al di là del semplice soggiorno. Il portale consente di trovare sia in strutture laiche che religiose sparse in tutta Italia e stando ai dati recentemente pubblicati e aggiornati a settembre 2024, hanno fatto registrare un incremento delle presenze nelle strutture ricettive come conventi e case religiose con oltre il 4% di incremento sui numeri del 2023.

Le strutture

Sul totale di 3.205 strutture censite, l’Associazione ne propone sul portale 1.333 registrate con tutti i dati, servizi e caratteristiche per un totale di 92.993 posti letto; 700 hanno accesso agevole per disabili e 983 sono dotate anche di impianti sportivi.
Nel mese di agosto 2024 il 91% delle visite è arrivato dall’Italia. Il restante era diviso fra 134 Paesi di cui, ai primi posti: Francia, Stati Uniti, Germania, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Polonia, Brasile e Olanda. Relativamente ai servizi, il 73% degli utenti ha usato uno smartphone, il 26% un computer, l’1% un tablet.

La Cattedrale di Palermo

Il presidente dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, Fabio Rocchi, ha ribadito che “queste strutture non sono in concorrenza col settore alberghiero, ma propongono un tipo di accoglienza che completa l’offerta turistico-ricettiva nazionale, fornendo a chiunque una scelta sempre più ampia di esperienze da vivere nella semplicità, serenità, fraternità e -per chi lo desidera- spiritualità.”

Turismo religioso in Sicilia

In Sicilia sono 50 le strutture aderenti all’Associazione, divise nelle varie province, tra conventi, oratori e strutture laiche. Il turismo religioso, in senso ampio, si interseca con i “cammini” e talvolta il confine è davvero sottilissimo.
Ma quanto si spende? Una camera doppia per due persone che in alta stagione dormono e consumano la prima colazione, costa mediamente € 77 a notte, senza grandi differenze tra mare, montagna, città o natura, con un range medio tra 76 e 79 euro.

Donne in viaggio da sole?

L’Associazione O.R.I ha previsto anche soluzioni appositamente studiate per le donne che intraprendono un viaggio da sole, quale che sia la motivazione. Si chiama “Viaggio da sola”, il progetto con cui
l’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana propone decine di strutture ricettive legate al suo circuito, in grado di offrire un alto grado di sicurezza e serenità alle donne in viaggio.
Oltre ad un ambiente particolarmente accogliente e familiare, le caratteristiche distintive di queste ospitalità selezionate sono: gli esterni sicuri e illuminati, il parcheggio di prossimità, le porte con mandata di sicurezza, la reperibilità 24h e privacy assoluta in caso qualcuno chieda della ospite.
Non una forma di “auto-reclusione”, quindi, ma la possibilità di poter sfruttare alcuni servizi studiati ad hoc in favore della tranquillità delle viaggiatrici.

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