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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

“Crazy Bully”, il progetto che combatte la povertà educativa di 135 minori e famiglie

Quando attorno alla fragilità si unisce e si rende compatta una comunità educante sbocciano fiori. Come a Mazzarrone, nell’hinterland etneo, dove grazie ad attività ludiche, ricreative e didattiche si promuove cambiamento. Un progetto che ha un ricco partenariato guidato dalla cooperativa sociale “Somnium”

di Redazione

Sarà Mazzarrone, in provincia di Catania, il Comune in cui, grazie ai fondi del Pnrr, si metterà in atto un intervento volto a contrastare la povertà educativa. “Crazy Bully” il progetto che, da lunedì 30 settembre, per 16 mesi si rivolgerà a 135 bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni, residenti nel particolare territorio della provincia etnea, desiderosi di crescere e determinare il cambiamento, insieme alle loro famiglie, grazie al coinvolgimento in attività ludiche, ricreative e didattiche. Per tutti loro è stato pensato un intervento che offra un sostegno concreto, condiviso e integrato alla crescente difficoltà nella gestione del compito educativo, demandato principalmente alle istituzioni scolastiche e familiari attraverso la costituzione di una Comunità educante permanente sul territorio.

A promuoverlo la cooperativa sociale “Somnium”, realtà da oltre 20 anni impegnata sul fronte del sostegno a minori, famiglie e anziani di Mazzarrone.

Nulla è lasciato al caso nei territori più fragili

Un progetto di integrazione dei servizi che interviene non a caso nel Distretto socio sanitario 13 Caltagirone, all’interno di un Comune come Mazzarrone, famoso in tutto il mondo per l’uva da tavola IGP e, in virtù di tale ricchezza, caratterizzato dalla più alta percentuale di cittadini stranieri regolari per i quali sono previsti percorsi di inclusione socio-lavorativa in agricoltura.

«Sono veramente felice – dice il sindaco di Mazzarrone, Giovanni Spata – perché questo è uno di quei progetti che guardano alle persone più fragili, in modo particolare i minori, rivolgendo loro un intervento alla base del quale c’è l’educazione. Obiettivo al quale dovremmo tendere in ogni genere di percorso».

Una risposta concreta agli emergenti fabbisogni educativi connessi all’integrazione, inclusione, parità e lotta al razzismo e bullismo attraverso tre specifici percorsi su cui è stato costruito il progetto: “Crazy Bully, non sono bullo… ma piaccio!”, laboratori artistici, ludico-ricreativi con focus sulla non violenza, l’inclusione e le pari opportunità; “Crazy Bully: se non giochi non vinci”, sport e inclusione per la realizzazione del Campionato calcistico dell’amicizia; “Crazy Bully: libera la conoscenza”, laboratori, insegnamento della lingua italiana, della recitazione e in tema di cinematografia, compreso il cineforum.

Senza dimenticare i laboratori di narrazione e scrittura per riscrivere le favole dell’integrazione culturale e dell’inclusione, la sperimentazione di nuove forme di comunicazione e uso responsabile dei social network (blog, Instagram, Facebook) per fare dei bambini i nuovi portavoce della parità e della lotta al razzismo e bullismo, spettacoli per i nuovi attori del cambiamento, concorsi per piccoli scrittori, mostre itineranti per giovani artisti. Degna di nota sarà l’esposizione dell’opera d’arte, dal titolo “Educazione”, realizzata in occasione di un evento tenuto nella sede Onu di New York dai ragazzi della scuola “Oliver Twist” di Cometa, fondata da Erasmo Figini a Como. Art director la palermitana Tiziana Serretta coinvolta nel progetto per affermare la ricchezza educativa dell’arte.

Il tutto per mettere i bambini che verranno coinvolti nelle condizioni di sviluppare le proprie potenzialità di vita, indipendentemente dal contesto in cui vivono, ispirandosi ai valori e alle relazioni positive di amicizia, solidarietà, fratellanza, pari opportunità e inclusività.  Una tale sinergia capace di combattere concretamente la povertà educativa.

«Il nostro impegno è sempre stato rivolto ai minori e ai giovani – afferma Carmelo Aristia, presidente della Cooperativa Sociale Somnium – sostenendo il loro talento e le abilità che diano la possibilità di costruire un futuro nel quale ogni cittadino sia protagonista e abbia pari opportunità. “Crazy Bully” vuole essere lo strumento per prevenire la dispersione scolastica, il bullismo e la povertà educativa, promuovere la partecipazione ed il protagonismo dei minori e dei genitori, sviluppare interventi educativi con attenzione al dialogo interculturale e all’integrazione».

Tutte le attività si svolgeranno nei locali del Centro Polivalente di Mazzarrone, dati in comodato d’uso proprio alla Cooperativa Sociale Somnium, il soggetto capofila. Realtà alla quale se ne uniscono altre, componendo un parterre d’eccezione. Nello specifico, a collaborare alla realizzazione di “Crazy Bully”, mettendo ognuno la propria esperienza e la voglia di fare la differenza, sono: l’APS Viva la Vida, l’associazione Spirituality in the Material, l’APS 6libera.6come6, il Comune di Mazzarrone, l’IC Mazzarrone-Licodia Eubea e l’ASD Mazzarrone Calcio.

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