Pieni poteri al Comitato Italiano Paralimpico anche in Sicilia. Presentato un ddl all’ARS. Mazarese: “ Una svolta epocale, un riconoscimento ad una realtà che esiste ma che non può operare”.
Anche in Sicilia si va verso l’attribuzione al Comitato Italiano Paralimpico della funzione di coordinamento delle Federazioni Sportive che organizzano attività agonistiche per i disabili. In ambito nazionale la normativa c’è, nella nostra regione però questa non è stata ancora recepita perché manca un apposito strumento legislativo. Per questo motivo, accogliendo le richieste del CIP Sicilia, grazie all’intervento del suo presidente regionale, Nicole mazarese, il deputato regionale del PdL Nino D’asero ha presentato all’Ars un disegno di legge per il pieno riconoscimento del Comitato paralimpico anche in Sicilia. Il Comitato, affiliato al CONI dal 1987, raggrupperà così adesso, anche nell’isola, tutte le federazioni e le discipline sportive ad asse associate. Ne faranno parte i tesserati e gli affiliati, le associazioni sportive e gli enti di promozione riconosciuti dallo stesso CONI.
Tra i suoi compiti la preparazione delle squadre agonistiche in vista dei Giochi Paralimpici Estivi ed Invernali, oltre che la promozione a tutti i livelli e per ogni fascia di età dell’attività sportiva delle persone disabili. Il CIP provvederà agli aspetti logistici, organizzativi ed economici per i disabili che così avranno, come per gli atleti normodotati, uguali opportunità ed eguali aspettative. Il disegno di legge è stata illustrato a Catania nella sede provinciale del Coni. “L’idea che si sostiene – spiega D’Asero – è quella dello “Sport per tutti”. Con questa iniziativa si riconosce per legge una istituzione che diventa riferimento per lo sport dei disabili.
Sostanzialmente – aggiunge – così come il CONI rappresenta la base a cui tutte le attività e strutture sportive fanno riferimento, così anche per il CIP a livello nazionale esiste una norma che gli riconosce gli stessi poteri. La regione siciliana deve, da una parte, recepire questa norma e dall’altra far si che si dia un riconoscimento giuridico ad una realtà che di fatto esiste ma che non può operare perché manca lo strumento legislativo. In questo senso – conclude il parlamentare del PdL – si dimostra in maniera seria e concreta sensibilità a chi, attraverso questo strumento, può realmente essere a servizio di una importante realtà che merita solidarietà, attenzione e grande senso di impegno”. Presenti all’incontro anche il presidente del CONI Catania Giuseppe Crisafulli, l’assessore provinciale allo Sport Salvo Licciardello e il Presidente Nicole Mazarese che, commossa per quello che può considerarsi il primo step verso il raggiungimento del traguardo, si è soffermata sulla l’importanza di questo disegno di legge dato che la questione riguarda in Sicilia oltre 3000 sportivi disabili. “Finalmente in Sicilia grazie alla sensibilità di chi ha presentato questo disegno di legge – afferma il Presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico – si è fatto un primo importante passo. Si tratta di una svolta epocale per il Cip in Sicilia, una norma che è stata possibile grazie ad una battaglia che mi vede impegnata da sempre – ha detto il presidente Mazarese, visibilmente emozionata – Abbiamo contattato in passato diverse istituzioni politiche che ci hanno sempre dato la classica pacca sulla spalle e nulla più, il CIP non è mai stato ritenuto all’altezza di quello che invece è il movimento a livello nazionale. Noi abbiamo una legge che ci riconosce gli stessi diritti e gli stessi doveri di quelli del CONI. Purtroppo però a differenza di quello che realmente siamo, in Sicilia siamo stati sempre considerati una piccola federazione”.
Alla conferenza sono intervenuti numerosi sia i giornalisti che importanti autorità sportive: Paolo Puglisi (Fitet), Michele Russo (Fispic), Giovanni Vanni Vanni ( Fitarco), Stefano Parra (Fssi),Roberta Cascio (Pres.Cip prov. Palermo), Martino Florio ( Pres.Cip Catania); i rappresentati dell’Aias, della Iride , della Life e il referente scolastico della provincia di Catania, Maria Grazia Fiammingo.