Nessuna crisi per la Sicilia e nessun fallimento, procede l’attività legislativa all’Ars finalmente il ddl blocca-nomine diventa legge.
Di Giulia Noera
L’assemblea ha approvato il disegno di legge con 45 voti favorevoli su 46 presenze, Mpa e Fli non hanno partecipato alla votazione.
Il testo era stato presentato dall’opposizione con relatore il capogruppo del Pid, Rudy Maira.
Il ddl blocca nomine approvato impedisce al presidente della Regione, alla giunta e agli assessori di effettuare nuove nomine dirigenziali, dal momento in cui si dimette il Presidente della Regione, inoltre prevede che il prossimo presidente della Regione, entro i primi tre mesi dall’insediamento, possa revocare le nomine effettuate negli ultimi due mesi di attività del governatore.
E’ stato invece bocciato, un altro emendamento al ddl in questione, ovvero quello che prevede che i condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso, o semplice, potranno continuare a ricevere incarichi di qualunque genere comprese le consulenze presso le amministrazioni regionali.
“Era un’occasione per fare del bene alla Sicilia ed è stata buttata al vento, una brutta pagina per il parlamento regionale”, commenta così Lillo Speziale.
“Troppe volte sono stati nominati in enti pubblici soggetti rinviati a giudizio per reati gravi contro la pubblica amministrazione e purtroppo ci sono esempi di questo tipo anche all’interno del parlamento regionale e nazionale”.