Il ristorante messinese Casa e Putia sarà ospite dell’Ambasciata Italiana a Tunisi e dell’Ambasciatore Alessandro Prunas in occasione della Settimana della Cucina italiana nel mondo 2024, una due giorni dedicata alla celebrazione e al dialogo tra le tradizioni gastronomiche del Mediterraneo. Un’occasione per raccontare come le cucine di questa regione, nel corso dei secoli, si siano arricchite a vicenda, creando un “ponte di biodiversità” che unisce popoli e culture.
Il cibo come strumento di integrazione
La partecipazione di Casa e Putia alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2024 non è solo un riconoscimento alla qualità e alla creatività della sua cucina, ma anche un simbolo dell’impegno del ristorante nel promuovere il cibo come strumento di integrazione e sviluppo sostenibile, valorizzando l tema del cibo come strumento di dialogo e conoscenza reciproca.
“La partecipazione di Casa e Putia a questa manifestazione è anche un’opportunità per riflettere sul ruolo cruciale che Messina può svolgere nelle politiche alimentari del Mediterraneo – afferma Nino Mostaccio, socio fondatore di Casa e Putia e presidente di Slow Food Messina – Messina può diventare il centro delle politiche alimentari sul Mediterraneo, una vera propria città-ponte tra culture. Guardando questa regione attraverso la lente della biodiversità alimentare, emerge un’identità comune fatta di tradizioni, ingredienti e sapori che non sono solo espressione culturale, ma anche uno straordinario veicolo di dialogo e integrazione.”
Tra gli appuntamenti che terranno impegnati lo staff di Casa e Putia, una conferenza e una serata di gala all’Ambasciata.
I sapori comuni di Sicilia e Tunisia
La manifestazione si aprirà giovedì 21 novembre all’Istituto Superiore di Studi Turistici e Alberghieri Sidi Dhrif con una conferenza dal titolo «Sicilia e Tunisia: Sapori in Comune tra Tradizione e Influenze Mediterranee». Tra i relatori: Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide dei Ristoranti di La Repubblica, e Abdel Aziz Hali, giornalista di La Presse e fondatore del magazine Mangeons Bien. Insieme a loro interverranno Antonino Mostaccio, presidente di Slow Food Messina, e Chokri Bassalah, chef tecnico dell’Istituto ISETH-Sidi Dhrif.
La conferenza esplorerà le connessioni profonde tra le cucine siciliana e tunisina, sottolineando come, nel tempo, queste tradizioni si siano reciprocamente influenzate. A seguire, una degustazione celebrerà i sapori condivisi: piatti tipici siciliani saranno presentati dai cuochi Adriana Sirone ed Emanuele Gregorio di Casa e Putia, affiancati dalla cuoca tunisina Noura Aloui della cooperativa Lella Kmar El Baya, un progetto locale di sostenibilità e valorizzazione dei prodotti biologici.
La cena di gala
Venerdì 22 novembre, Casa e Putia sarà protagonista di una cena di gala presso la residenza dell’Ambasciatore italiano. Accanto a Taha Ben Trad, chef dell’Ambasciata, e a Noura Aloui, Adriana Sirone ed Emanuele Gregorio proporranno un menu che riflette le radici siciliane intrecciate con quelle nordafricane. Piatti come acciughe a beccafico, pasta con le sarde e la tradizionale ghiotta messinese saranno seguiti da un dessert di biancomangiare, reinterpretando antiche ricette arricchite dalle contaminazioni culturali del Mediterraneo. Una serata di gala all’Ambasciata
La partecipazione alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo rappresenta l’ultimo di una serie di successi per Casa e Putia, che in passato ha più volte partecipato a Terra Madre – Salone del Gusto e si è sempre distinto per il suo costante impegno per salvaguardare il patrimonio culinario siciliano, promuovere pratiche alimentari etiche e sostenere piccoli produttori locali.
Casa e Putia, Un viaggio tra memoria, gusto e sostenibilità
Per Casa e Putia, cucinare significa raccontare una storia: un viaggio tra memoria e ricordo, dove i piatti evocano emozioni profonde e connessioni culturali. Ogni preparazione rappresenta un dialogo tra passato e presente, celebrando una Sicilia che accoglie e si lascia arricchire dalle influenze di chi l’ha abitata nei secoli. Casa e Putia non è solo un ristorante: è un’osteria contemporanea e un luogo di incontro nel cuore di Messina. Fondato da un gruppo di amici appassionati di cibo, Casa e Putia unisce tradizione e innovazione, con un forte impegno per la sostenibilità. Adriana Sirone guida una cucina che celebra la biodiversità locale, utilizzando materie prime stagionali e valorizzando i Presidi Slow Food; per questi motivi, proprio due anni fa, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è stata inserita tra i Food Heroes di Slow Food (https://casaeputiaristorante.it/per-la-settimana-della-cucina-italiana-nel-mondo-siamo-stati-scelti-come-eroi-del-cibo/). Il ristorante, inoltre, è stato insignito della Chiocciola di Slow Food dal 2022, distinguendosi per il suo modello gastronomico responsabile e sostenibile.