Dal 18 al 25 settembre, torna sulla scena del Teatro Massimo la commovente vicenda della Madama Butterfly di Giacomo Puccini.
Una edizione storica del teatro italiano – proveniente dal Teatro Carlo Felice di Genova – e firmata per le scene e i costumi da Beni Montresor, celebre artista scomparso nel 2006. Nel ruolo della infelice fanciulla giapponese Cio-Cio-San Daniela Dessì, fra le più apprezzate interpreti pucciniane di oggi, che di questo ruolo ha fatto uno dei suoi “cavalli di battaglia”. Al suo fianco il tenore Roberto Aronica nel ruolo di Pinkerton e il baritono Alberto Mastromarino in quello di Sharpless; sul podio ritorna dopo il successo della Turandot dello scorso anno Marcello Mottadelli. Nelle recite del 19 e 22 settembre, protagonisti vocali saranno invece: Raffaella Angeletti (Cio-Cio-San), Giuseppe Varano (Pinkerton), Devid Cecconi (Sharpless). Il cast è completato da Giovanna Lanza (Suzuki), Loriana Castellano (Kate Pinkerton), Massimiliano Chiarolla (Goro), Federico Longhi (Yamadori), Ramaz Chikviladze (Lo zio Bonzo). La regia è di Andrea Cigni; le luci sono di Claudio Schmid. Orchestra e Coro (diretto da Andrea Faidutti) del Teatro Massimo.
Il 21, 22 e 25 settembre, l’opera sarà proposta in una versione ridotta realizzata dal narratore Bruno Stori agli studenti delle scuole che aderiscono al progetto “La scuola va al Massimo” (per prenotazioni tel 0916053265). Protagonisti Monica delli Carri (Madama Butterfly), Leonardo Gramegna (Pinkerton), Devid Cecconi (Sharpless) e Giovanna Lanza (Suzuki). Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo sempre Marcello Mottadelli.
Quando Puccini, in una serata estiva del 1900, assistette a Londra ad una tragedia scritta da David Belasco – prendendo spunto da una novella dello scrittore americano John Luther Long –, ne rimase talmente colpito da decidere di volerne fare un’opera. Iniziò quasi subito, sul libretto che Luigi Illica e Giuseppe Giacosa gli scrissero, la composizione di quella che sarebbe diventata una delle sue creazioni più amate e rappresentate. Nonostante il doloroso e inaspettato insuccesso del debutto, avvenuto il 17 febbraio 1904 al Teatro alla Scala di Milano, Puccini non si perse d’animo e, dopo aver apportato delle modifiche alla partitura, sopprimendo alcune scene e rendendo l’opera più agile, Madama Butterfly debuttò nuovamente al Teatro Grande di Brescia nel maggio dello stesso anno, ottenendo, questa volta, un clamoroso trionfo.
Incentrato quasi totalmente sul grande personaggio tragico di Cio-Cio-San, il capolavoro di Giacomo Puccini sviluppa in maniera coerente dal primo al terzo atto il carattere della protagonista, che da ingenua fanciulla si trasforma poco a poco in donna matura e consapevole della grande illusione in cui è vissuta. Sensibile alle atmosfere esotiche dell’opera, Puccini per la realizzazione della partitura si documentò minuziosamente su ritmi, motivi e stilemi tipicamente nipponici, riuscendo a far aderire la musica al carattere fragile e intenso della protagonista.