Sono stati due giorni tragici per Cefalù. Anche se la fase emergenziale sembra superata, le “bruciature” rimangono tutte sulla pelle dei Cittadini.
Queste le parole del Sindaco Rosario Lapunzina:
“Oggi siamo assai più poveri di prima, perché parte delle bellezze che caratterizzano il nostro territorio, è andato in fumo. Voglio esprimere, innanzitutto, la mia solidarietà a tutti coloro che, accerchiati e minacciati dal fuoco nelle Contrade colpite , hanno vissuto momenti di panico, ed in particolar modo a quanti hanno subito danni materiali, di cui, quanto prima, andrà fatta una precisa stima. Chiederemo alle Autorità preposte di riconoscere, in qualche misura, il danno subito dalla nostra Comunità. Forse poteva essere fatto di più e di meglio per limitare questo dramma. Ma ogni polemica, così come il doveroso accertamento delle responsabilità, non può né deve far dimenticare l’opera infaticabile di centinaia di uomini impiegati nello spegnimento dell’incendio e nell’assicurare l’ordine pubblico: vigili del fuoco, forze dell’ordine, guardie ed operai forestali, protezione civile della Regione, della Provincia e del Comune e tutti i volontari. Qualcuno ha lavorato, ininterrottamente, per oltre 48 ore. A loro va il mio grazie. Oggi voglio dire che quanto è accaduto non dovrà più ripetersi. Possono sembrare parole di circostanza, ma intendiamo riempirle di contenuti. Certo, è difficile lottare contro i piromani, e non è questo il compito di una amministrazione comunale. Noi, però, non tollereremo più che tanti soggetti lascino i loro possedimenti nella assoluta incuria, non provvedendo, per anni, a pulire il sottobosco e creando danno a chi viceversa ne ha cura. Effettueremo una mappatura delle terre, costringendo ciascuno a porre in essere la dovuta manutenzione o a pagarne le spese, poiché la terra è un bene che merita più cura e rispetto”.