Il 19 ottobre del 1944 a Palermo, un corteo di lavoratori, disoccupati, giovani studenti, attraversa Via Maqueda chiedendo pane, lavoro e diritto alla vita.
L’esercito sabaudo apre il fuoco su una folla disarmata: 24 morti e 158 feriti. Stamani, dopo 68 anni e per la prima volta, la “strage del pane” (cosi venne definita) è stata ricordata ufficialmente dal comune di Palermo.
Nella cornice dell’Aula consiliare del Palazzo delle Aquile, alla presenza anche di numerosi giovani, studenti delle scuole Pertini e Cannizzaro di Palermo, sono intervenuti lo storico Lino Buscemi (coautore del volume “La Sicilia delle stragi”), e Giuseppe Scianò oltre che Giacomo Cimino. Commovente la testimonianza di Gaetano Balistreri sopravvissuto alla strage : aveva all’epoca appena 10 anni!
Enzo Rinella ha recitato due monologhi e Maria Pia Giardelli e Anacreonte La Mantia hanno cantato due testi di Franco Carollo.
“Ricordare quel che accadde quel 19 ottobre del 1944 è un gesto di riparazione – ha detto il consigliere Loris Sanlorenzo portando i saluti del Sindaco Leoluca Orlando e del Presidente del Consiglio Comunale , Salvatore Orlando – un gesto di riparazione, seppur tardivo, dovuto non solo nei confronti delle vittime e dei loro familiari, ma nei confronti di tutta intera la città, offesa e umiliata”.
Il Consigliere Loris Sanlorenzo ha donato a nome del Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale la targa del Comune al commendatore Gaetano Balistreri.