Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
Come un tuono (The Place Beyond the Pines, USA, 2013) di Derek Cianfrance con Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes, Dane DeHaan
Una tragedia in tre atti così coinvolgenti e pregnanti che non è opportuno rivelare molto sulla loro concatenazione. Basti sapere che riguardano un motociclista acrobata (che appena scopre di avere generato un figlio con un’avventura di un anno prima decide di sfruttare la sua abilità per rapinare le banche), un ambizioso poliziotto e due ragazzi. Cianfrance ritrova l’inimitabile Gosling a tre anni dall’elogiato Blue Valentine e gira (con estrema perizia) un film in crescendo, spesso quanto può esserlo un trattato sulla moralità e al contempo sottile nel collegare vicende e personaggi in un unico, spietato flusso. Un’opera scritta con cura, capace di rifuggire dai percorsi più scontati e dalle mode e che sa impennare – su una ruota – inaspettatamente e senza enfasi. Ray Liotta è un comprimario di lusso.
Oppure…
Hitchcock (id., USA, 2012) di Sacha Gervasi con Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel
Non una biografia, bensì la cronaca (un po’ infiocchettata, d’accordo) della travagliata nascita di un capolavoro, Psyco (nell’edizione italiana cadde la “h”), che abbatté, con difficoltà, ostacoli produttivi e artistici e segnò il superamento di nuove frontiere cinematografiche (non solo per l’horror). Il maestro Alfred (un calibrato Hopkins), sempre accompagnato dalle sue sbandierate manie, vi investì la camicia pur di avere la mani libere, e l’apporto di sua moglie, Alma Reville, paziente e acuta, fu determinante anche in questo frangente. Efficaci gli espedienti registici, dal prologo alla chiosa.
La frase della settimana
«Vuoi combattere o stai provando ad ammazzarmi di noia?» Sylvester Stallone a Jason Momoa, che per una volta dice qualcosa di serio, in Jimmy Bobo – Bullet to the Head (Bullet to the Head, USA, 2012) di Walter Hill.