Da molto tempo non si vedeva lo stadio Renzo Barbera pieno in tutti i suoi settori, in 30.000 per sostenere l’impresa rosanero e sfatare anche il record negativo che non ha mai visto il Palermo vincere la partita delle 12,30. (foto ansa)
Di Ambra Drago
Dalla Curva Nord alla Sud un unico colore il rosanero, un vero colpo d’occhio, le ultime due vittorie insieme al prezzo economico del biglietto hanno avvicinato la tifoseria, in una domenica dalle temperature estive , alla squadra rosanero.
Gli uomini di Sannino scendono in campo con il consueto modulo 3-5-2. Tra i pali rientra Sorrentino , a centrocampo Donati torna a fare il regista. In avanti la coppia formata da Ilicic e Miccoli. Il Bologna sceglie il modulo 4-3 -3 con Christodoulopoulos leggermente arretrato rispetto alle punte Gilardino e Gabbiadini.
I minuti iniziali vedono protagonista soltanto il Palermo, già al 4’ minuto Ilicic su passaggio di Miccoli porta in vantaggio la sua squadra. Passono solo dieci minuti ed al 17’ causa una papera del portiere Sorrentino, che stava per prendere il pallone con le mani e, per non commettere un fallo, si è lasciato sfuggire la sfera, ha permesso a Gabbiadini di portare in parità il Bologna. Gli uomini di Sannino accusano il colpo e non riescono nonostante le numerosi incursioni di Garcia, oggi ha giocato da ala pura, non riescono a tirare in porta.
L’unica fiammata del Palermo si ha al 42’ del primo tempo, quando Miccoli fa partire un tiro , che però colpisce con l’esterno del piede la sfera, probabilmente per evitare la chiusura del portiere avversario, ma quest’ultimo lo neutralizza. Dopo l’intervallo , mister Sannino effettua il primo cambio della gara, fuori Ilicic e dentro Dybala. In pochi minuti due occasioni per entrambe le squadre. Per i rosanero al 16’ del secondo tempo, Miccoli si accentra in area parte un tiro rasoterra, ma Curci riesce a bloccarlo. Sul fronte opposto gli uomini di Pioli, hanno un’occasione con Pasquato che tira all’incrocio dei pali, ma questa volta Sorrentino si fa trovare pronto.
Il Palermo durante la mezz’ora del secondo tempo sente la stanchezza, ecco che per dare ossigeno alla sua squadra Sannino effettua un cambio, entra Hernandez al posto di Rios. L’uruguayano calca il campo del Barbera dopo ben 6 mesi dall’infortunio al ginocchio e subito si fa vedere con un tiro all’85’ del secondo tempo parato dal portiere avversario.
Il Palermo cerca in tutti i modi il colpo del ko, supportato da un vero e proprio tridente con Dybala a sostegno delle punte Miccoli e Ilicic, ma questo non basta. Allora mister Sannino tenta l’ultimo cambio, fuori Miccoli e dentro Boselli. Gli ultimi minuti si giocano sulla forza dei nervi, tutto condito anche da un episodio dubbio all’interno dell’area avversaria, protagonista Donati che cade nell’area piccola su trattenuta Cherubin, ma l’arbitro Doveri decide di non assegnare il rigore in favore dei rosanero.
Ecco che Donati dopo accese proteste riceve il cartellino giallo da parte del direttore di gara. Gli ultimi minuti di recupero sono molto concitati, tutti gli uomini rosanero compreso Aronica si lanciano all’attacco. Dybala ottiene un calcio di punizione, ultima chance per il Palermo, ma il suo tiro finisce sul fondo. Apprezzabile il ruolo del pubblico rosanero, il dodicesimo uomo in campo, ma il pareggio non è sufficiente per raggiungere la salvezza, infatti già il Siena ha raggiunto quota 30 ed ha molti scontri diretti alla sua portata, la strada per i rosanero diventa veramente in salita e domenica prossima c’è il derby con i cugini catanesi.