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IL Palermo è in serie B dopo 9 anni: Si riparte da dove?

di Redazione

 

Le lancette segnano il 41’ minuto del primo tempo allo stadio Franchi e la  Fiorentina  va in vantaggio contro il Palermo. Rimbalzo di Munoz su Luca Toni, dopo una splendida azione di Borja Valero e  cross di Quadraro: 1-0 per i viola. Sarà questo il risultato finale della gara  ed il verdetto del campionato dei rosanero, rispediti  dopo 9 anni in B.

 

di Ambra drago

 

Si proprio lui, l’autore della rete dei viola, Luca Toni, l’uomo che il 29 maggio 2004, aveva consegnato la massima serie ai palermitani e mandato in B la Triestina, ci rispedisce all’inferno. Uno dei giorni più tristi per la storia del calcio rosanero, dopo nove anni si rivive un incubo. Al di là della partita di domenica scorsa, già il verdetto era stato segnato da quella di mercoledì sera contro l’Udinese, anche qui il destino ci ha messo del suo.

Infatti l’Udinese (con la sua vittoria già aveva scritto parte del finale del verdetto dei rosa), guidata dall’allenatore che con i suoi silenzi, il suo carattere schivo e le sue scalate in bici fino a Santa Rosalia, Francesco Guidolin, era riuscito a far vivere il sogno della A sia  ai vecchi tifosi  palermitani ma anche ai bambini  che non avevano fino a quel momento visto la loro squadra nella massima serie. Già in un momento difficile e di sconforto sarebbe facile solo criticare, bisogna anche salvare il ricordo di nove anni, intensi e pieni di soddisfazioni calcististiche. Velocemente ripercorriamo i momenti più belli di questi anni. Dal 2006 al 2009 la squadra rosanero si qualifica per tre anni  di fila in Uefa, nel 2010-2011 entra nei play-off della seconda edizione dell’Europa League, a tre anni di distanza dall’ultima apparizione ad una competizione europea e per concludere  raggiunge la finale nel 2011 di Coppa Italia, poi   persa contro l’Inter. Anni e comunque obiettivi importanti  quelli raggiunti, grazie a squadre costruite con buoni giocatori. Non dimentichiamo che  hanno vestito la maglia rosanero campioni del mondo come Barzagli e Grosso, e bomber come Cavani– uomo simbolo del Napoli e Javier  Pastore attuale centrocampista del Paris Saint Germain e per concludere,  come prima citato,  Luca Toni.  Dopo il risultato e l’amarcord, subentra  nei tifosi ma anche da parte di chi  scrive queste righe, un forte sentimento  di nostalgia misto a rimpianto e rabbia.

In realtà è finito forse un incubo che già durava da mesi. Ma bisogna essere realisti e capire che il Palermo  non poteva solo sperare  in questo fantomatico miracolo, doveva anche metterci del suo, vincere la partita. Di errori durante il campionato ne sono stati fatti tanti e da tutte le parti: dalla società con il suo il presidente insieme a Perinetti e Lo Monaco fino ai  giocatori. Per non parlare dei continui cambi di allenatori e alla luce di quanto accaduto, si  deve ammettere che Sannino è stato l’unico che nonostante le difficoltà di queste ultime gare sia riuscito a far uscire fuori il carattere dei giocatori e a imprimergli serenità pschica e fisica. Merita più che la sufficienza. La volontà dell’allenatore però non è bastata. È andato tutto male. Questa squadra ha perso tantissime partite, un girone di ritorno disastroso così facendo  è stato compromesso un campionato.  Hanno inciso  in questa disfatta anche gli arbitri, sempre a sfavore, come a Udine, a Milano e a Torino. Ma non bisogna dimenticare che aldilà degli eventi negativi  legati alla sfortuna o al fato nefasto,   alcuni giocatori hanno dimostrato i loro  limiti tecnici: dagli errori dei portieri (Ujkani, Benussi e Sorrentino) alle papere della difesa ,vedi Munoz , per poi arrivare all’incosistenza del centrocampo e finire con un attacco che questa volta non ha giovato dei gol di Fabrizio Miccoli uniti agli infortuni di Hernandez e lo stato fisico altalenante di Ilicic.

Ora ripartire non sarà facile. Intanto il presidente Zamparini dovrà parlare con Miccoli che è in scadenza di contratto e dovrà riuscire a mantenere -cosa che non sarà facile dato gli ingaggi della serie B –  i cosidetti big.  Vedremo dopo  la fine del campionato, cosa accadrà anche a livello societario, tenendo un occhio puntato durante il periodo estivo anche al calciomercato.

 

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