Gli “IMPROVVISI” pittorici dell’artista trapanese Enzo Romeo in esposizione alla galleria XXS aperto al contemporaneo di via XX Settembre da mercoledì 22 maggio a giovedì 6 giugno
di Salvo Ferlito*
Raffinato colorista, incline ad orchestrazioni cromatiche di assoluta e minimale eufonia (ove la predominante impostazione binaria di campiture nere che incombono sul bianco calcinato appare d’improvviso squarciata e violata da contenute ma intense accensioni di rossi, di azzurri, e meno frequentemente d’altri colori), Enzo Romeo è artista capace come pochi (quanto meno in terra di Sicilia) di conferire vis emozionale e calor affettivo al sapiente e misurato accostamento delle cromie. Un impianto coloristico-compositivo – quello prediletto da Romeo – dall’espressività al contempo pausata ed impellente, in grado di intridere le tele d’un panico e profondo senso di mistero, che, promanando come un’aura avvolgente, finisce col circonfondere gli osservatori del proprio irretente e soggiogante magnetismo.
E’ sempre la natura, con le sue non del tutto perscrutabili dinamiche, a fungere da fonte ispiratrice e innesco narrativo, e tuttavia, nella pittura di Romeo, giammai si indulge a mimetismi esasperati o a descrittivismi di maniera (e questo nonostante la grande perizia tecnica che gli consentirebbe esiti formali di virtuosistico naturalismo), prevalendo nel suo linguaggio la prediletta inclinazione per l’allusione simbolica e per il gioco di rimandi, con cui lasciare come in sospeso lo sviluppo narrativo ed investire così gli osservatori del ruolo di lettori-scrittori del tutto compartecipi del racconto visuale.
La parvenza pausata delle atmosfere non tragga, dunque, in inganno, poiché fondata – come accennato – su un sottile equilibrio di spinte e controspinte coloristiche (fra neri e bianchi), nelle cui bloccate tensioni trova però sufficiente luogo l’inserimento epifanico dell’improvviso ipercromico (i suddetti inserti di bagliori cromatici) e dell’allegoria segnica (lettere, numeri ed altre fantasmagorie figurali), in una sintesi lessicale di figurazione ed informale dagli esiti di assai rara eleganza, i cui connotati specifici si ergono a peculiare e inconfondibile cifra estetica e stilistica.
Mistero e rivelazione, nascondimento e smascheramento sono pertanto i tratti salienti della poetica per immagini di Enzo Romeo; pittore siciliano in grado di rilanciare la forza panica e l’arcano insondabile della natura insulare, tuttavia senza mai enfatizzarne gli aspetti più estroflessi e consueti, ma piuttosto depurando lo sguardo da ottiche eccessivamente compiaciute ed estetizzanti e soprattutto liberando il gesto da griglie linguistiche fin troppo viete e precostituite.
La mostra, curata da Salvo Ferlito, sarà visibile fino al 6 giugno, ogni giorno (tranne i lunedì e i festivi) dalle 17 alle 20.
* critico d’arte