Vi consigliamo…
Cha cha cha
(Italia, 2013) di Marco Risi con Luca Argentero, Eva Herzigova, Claudio Amendola, Pippo Delbono
Quello che ha compiuto Marco Risi non è un gran lavoro soltanto perché il ruolo di detective privato che indaga su un apparente incidente (e poi su un omicidio a esso collegato) nella Roma periferica calza a pennello ad Argentero, né per la capacità di dirigere una Herzigova intensa come non mai, e nemmeno per le dotte citazioni de Il braccio violento della legge e La promessa dell’assassino. Il suo film rasenta l’eccellenza (peccato solo per la dispersione del personaggio di Pietro Ragusa, Muschio) per l’equilibrio di una sceneggiatura, scritta dal regista con Jim Carrington e Andrea Purgatori, in grado di rievocare, con un’attenta dose di azione, il giallo e il poliziesco all’italiana, allestendo una cornice noir da fare invidia ai maestri del genere. Una miscela che probabilmente fino a oggi non esisteva.
Oppure…
Stoker
(id., USA/GB, 2013) di Park Chan-wook con Mia Wasikowska, Nicole Kidman, Matthew Goode, Dermot Mulroney
Prima produzione in lingua inglese per il coreano Park, il quale, raccontando la storia di una ragazza privata dell’adorato genitore in circostanze nebulose e alle prese con uno zio paterno – piazzatosi in casa – tanto sconosciuto quanto seducente (anche per la madre, neo-vedova non del tutto affranta), non perde un grammo del suo talento visivo, e mantiene perfino quelle piccole incoerenze che paradossalmente impreziosiscono il suo cinema. La violenza è sempre pronta a esplodere, pure tra le mura domestiche (o negli abitacoli), e l’erotismo resta sottopelle. Menzione per una Kidman ancora insostituibile.
La frase della settimana
«Sono fiducioso… oppure stupido. Oppure innamorato.» Jude Law a Moritz Bleibtreu a proposito dell’andamento del suo matrimonio con Rachel Weisz in Passioni e desideri (360, GB/Austria/Francia/Brasile, 2011) di Fernando Meirelles