La stagione delle mostre, presentazioni, conferenze ed altre vicende artistiche è appena ricominciata, per di più, fin dai primi giorni, si presenta particolarmente densa di appuntamenti, a causa della concomitanza di certo non casuale con la Settimana delle Culture in corso a Palermo dal 16 al 22 settembre.
di Andrea di Napoli
Il fitto calendario ha proposto tra l’altro la mostra fotografica di Franco Sersale dal titolo “Immagini di lontananze“, allestita a Palazzo Ziino fino al 22 settembre. Luoghi di un mondo lontano e persone di una cultura diversa dalla nostra, sono rappresentati nei 65 scatti in bianco e nero, risalenti agli anni ’70 del XX secolo, dell’ attento fotografo giramondo.
Presso l’Arsenale Borbonico hanno trovato una collocazione adeguata le fotografie di Giacomo D’Aguanno che raccontano efficacemente il degrado del litorale di una città che, nel tempo, ha dimostrato solamente ingratitudine nei confronti del suo stesso mare. La mostra intitolata “S.S. 113 Costa Sud” è curata da Maria Antonietta Spadaro e si concluderà il 22 settembre.
I due giovani fotografi Michele Febbrarino e Roberto Di Bernardo, autori della mostra itinerante “Cives et Civitates”, recensita pochi mesi addietro, in occasione della tappa bagherese di partenza (http://inchiestasicilia.com/2013/07/04/attenti-a-quei-due-fotografi/), esporranno i loro lavori d’estrema attualità all’interno della ex Chiesa di Santa Margherita a Sciacca fino al prossimo 29 settembre.
Ad un maturo fotografo dalla grande esperienza, Angelo Restivo , il comune di Bagheria ha conferito recentemente l’incarico di consulente esterno a titolo gratuito per gli eventi culturali. La più recente delle sue mostre, allestita nell’ambito delle manifestazioni dell’estate scorsa, sottoponeva all’attenzione dei visitatori un enorme quantità di immagini realizzate nel corso di più di quarant’anni d’attività e riguardanti un tema solo apparentemente banale: “I vecchi”. Soggetti ripresi a pochi passi da casa o in paesi lontani, da soli o in nutriti gruppi, acciaccati o arzilli, risultano accomunati tra loro non dai consueti caratteri stereotipati, ma da un unico elemento sociale: l’età avanzata.
