Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
Via Castellana Bandiera (Italia/Svizzera, 2013) di Emma Dante con Emma Dante, Elena Cotta, Alba Rohrwacher, Renato Malfatti
Un duello tra due donne sconosciute al volante, trovatesi una di fronte all’altra in una stretta stradina palermitana e risolutamente decise – complici i rispettivi dolori passati e dei curiosi processi di transfert e di identificazione – a non spostarsi. È il plot di base del felice esordio al cinema di Emma Dante, distintasi nel teatro mondiale e pronta a misurarsi con un mezzo nuovo per lei, trasponendo il suo libro omonimo e osando allontanarsi dal proprio stile. Così, il suo film rappresenta l’(auto)analisi volutamente surreale (le reazioni di quasi tutti i personaggi non inseguono la credibilità) di un risentimento nei confronti di una città ingrata e beata nel suo immobilismo, dove si accorre in massa quando non c’è più niente da fare. Con una speranza al passo, per qualche secondo.
Oppure…
Mood Indigo – La schiuma dei giorni (L’écume des jours, Francia/Belgio, 2013) di Michel Gondry con Romain Duris, Audrey Tautou, Gad Elmaleh, Omar Sy
Dal popolare romanzo – già trasposto nel 1968 – di Boris Vian (1920-1959), di cui non si dimentica la passione per la musica, una storia d’amore sopra le righe, colorata, traboccante di invenzioni divertenti o solo assurde, per la quale l’immaginifico Gondry (che recita, non accreditato, nel ruolo del medico) ci chiede spavaldamente di accantonare ogni convenzione narrativa e accettare il fantastico, che poi dovrebbe essere la vera essenza del cinema. L’incontro del ricco Colin con la vitale Chloé dà luogo a un’unione, benedetta dagli amici ma minata dalla malattia. Logiche rovesciate, grande poesia.
La frase della settimana
«Studiare, studiare per fare meglio quello che sappiamo fare.» Il metodico violoncellista Christopher Walken in Una fragile armonia (A Late Quartet, USA, 2012) di Yaron Zilberman.