Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Doppio fallo

di Patrizia Romano

Il tennis, a Palermo, ha sempre vissuto, o meglio sopravvissuto, all’ombra del calcio. Recentemente però questa sopravvivenza sembra essere arrivata alla fine. La chiusura nel 2006 del torneo maschile (ATP) e più recentemente di quello femminile (WTA), potrebbero aver sancito la morte del tennis in Sicilia.

 

di Guglielmo Mangiapane

 

Era l’Aprile del 1935. A Palermo, sui campi in terra rossa del “Circolo del Tennis” di Viale del Fante, si disputavano i primi “Campionati Internazionali di Sicilia”. Ad aggiudicarseli fu Giovanni Palmieri, giovanissimo tennista bolognese passato alla storia più per i suoi meriti militari che per quelli sportivi. Palmieri, infatti, qualche anno più in là si arruolerà nelle formazioni partigiane e sarà parte attiva nella lotta contro i fascisti e le SS tedesche. Il suo operato e il suo coraggio gli varranno la medaglia d’oro al valor militare. Ma questa è un’altra storia. 

Dai tempi del coraggioso Palmieri e dei suoi colleghi di racchette, che da lì a poco si sarebbero dati battaglia sui campi del “Circolo del Tennis”, tra i tanti vale assolutamente la pena ricordare: Björn Borg, Guillermo Vilas, Mats Wilander, Thomas Muster, la condizione del tennis a Palermo è cambiata. Purtroppo non in meglio. 

È vero, il tennis non è uno sport che coinvolge le masse. A Palermo però, il tennis, ha sempre trovato il suo spazio, la sua realtà, una porta aperta su un panorama sportivo dominato dal calcio. Questa stessa porta, da qualche tempo, gli è stata sbattuta in faccia. Il torneo di tennis di Viale del Fante, che faceva parte della categoria degli “ATP International Series“, non si gioca più ormai dal lontano 2006.

L’ultima edizione è stata vinta dall’italiano Filippo Volandri. Un italiano che si aggiudica l’ultima edizione! Nota positiva o negativa? Lascio a voi la scelta ma sta di fatto che il tennis maschile, ad alti livelli, manca da Palermo da sette anni. 

E il circuito femminile?  

La notizia è relativamente fresca, dello scorso settembre per essere più precisi, e non fa che affossare maggiormente la situazione già precaria del tennis in Sicilia. Il torneo “WTA Italiacom Open” di Palermo non si giocherà più. Almeno per i prossimi 3 anni. Dopo 26 anni di storia e un albo d’oro di tutto rispetto, il secondo torneo femminile in Italia per importanza è stato costretto a chiudere i battenti ed affittare i propri diritti ad un torneo in Malesia. Che il torneo soffrisse di problemi economici non era certo una novità. Più volte il direttore del torneo Oliviero Palma ha provato a sensibilizzare le istituzioni, in particolare la “Regione Sicilia“, e provare a salvare un torneo che, storia a parte, ha sempre assicurato una discreta visibilità a Palermo.

La “Regione Sicilia” sembra aver fatto orecchie da mercante e Palermo perde un torneo che (leggiamo l’elenco giusto per farci del male) ha vantato in passato la partecipazione di giocatrici del calibro di: Mary Pierce, Dinara Safina e Barbara Schett. 

Qualche nota positiva? 

Nonostante la crisi, economica e non, qualcosa di buono a Palermo c’è. Un po’ di tennis, dopotutto, si respira ancora. Proviamo a consolarci pensando che Roberta Vinci, numero 10 del mondo e neo campionessa di Fed Cup, si allena stabilmente a Palermo e che il suo allenatore, Francesco Cinà, è palermitano doc. 

Anche a livello maschile qualcosa di buono si muove. Il “Circolo del Tennis” vanta una squadra che milita nel campionato di Serie A e recentemente, lo “Sporting Club“, circolo al quale sono legati i ricordi di molti aficionados palermitani, ha organizzato due tornei ITF FUTURES 

Troppo poco starete pensando. Come darvi torto.

Non ci resta che accendere tristemente la tv.

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