Buono, sano e cruelty free, l’aperitivo vegan viaggia sul Trenoverde
La Redazione
Il VeganMed incontra Legambiente in occasione della visita del Trenoverde alla città di Palermo. Una buona occasione – per il comitato organizzativo del festival “delle pratiche felici per salvare il Pianeta” che si è tenuto in dicembre a Cefalù – per omaggiare i visitatori del treno ambientalista di un aperitivo cruelty free e cogliere l’opportunità per una riflessione attenta sui temi dell’ecologia profonda.
“Vogliamo trasmettere un messaggio importante: fare la spesa è una scelta politica. La sovranità alimentare – diritto dei popoli a un cibo salubre, culturalmente appropriato, prodotto attraverso metodi sostenibili ed ecologici, in forza del loro diritto a definire i propri sistemi agricoli e alimentari – va costruita anche sulla base di una consapevolezza condivisa. Per questo sottolineeremo l’importanza dell’agricoltura giusta. E soprattutto il fatto che la nostra appartenenza a una diversa specie non giustifica eticamente il diritto di disporre della vita, della libertà e del lavoro degli altri animali. Come se non bastasse, una delle cose che spesso gli “ambientalisti onnivori” tendono a non considerare è che la produzione di tutti i generi di proteine animali riveste un ruolo assai critico tra i fattori che contribuiscono in maggior misura all’allargamento dell’impronta ecologica individuale. Giusto per dare un dato veloce, un hamburger equivale a 6 metri quadrati di alberi abbattuti e 75 chili di gas serra immessi nell’atmosfera. In breve: chi mangia animali consuma le risorse della Terra quattro volte di più di chi non lo fa”.
VeganMed è un progetto che nasce dal desiderio di raccontare in modo festoso ma profondo la filosofia vegetariana e vegana, sia a chi desidera saperne di più che a chi ancora non conosce le ragioni non violente per le quali bisogna dire no a ogni forma di sfruttamento animale.
Sono circa 8.400 – secondo le stime dell’Alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati (Unhcr) – i migranti e i richiedenti asilo che nei primi sei mesi dell’anno sono approdati sulle coste italiane e maltesi. La maggioranza di loro (7.800) è arrivata in Italia, circa 600 a Malta. Il VeganMed ha deciso di mettere tra i suoi temi cardine quelli dell’accoglienza e della condivisione. Il festival parte dal principio che la Terra è casa di tutti e va rispettata e onorata in quanto tale. Per questo non si può raccontare uno stile accogliente per la vita senza dedicare l’adeguato spazio a una riflessioni su quanto accade ormai da decenni nel nostro mare.
È opinione abbastanza diffusa ma altrettanto sbagliata che la scelta vegan sia una scelta di rinunce. L’occasione di un festival vuole spiegare che non è affatto così. Mangiare vegan è una scelta di gioia, proprio perché priva di crudeltà. Festa, gusto e tradizione in nome della non violenza ma senza cibi tristi in tavola.