Attraverso le sue fotografie Pietro Longo ci accompagna per le vie di Colonia, tra edifici moderni, ampi spazi fruibili e strutture davvero funzionali
di Andrea di Napoli
Quando si visita una città straniera si tenta di catturare con l’apparecchio fotografico immagini che raccontino qualcosa di più dell’aspetto meramente turistico, provando a cogliere la realtà e le aspirazioni di una metropoli, oltre che la mentalità dei suoi abitanti. Attraverso le sue fotografie Pietro Longo ci accompagna per le vie di Colonia, tra edifici moderni, ampi spazi fruibili e strutture davvero funzionali.
Il reportage sulla città tedesca è stato realizzato da Longo nel corso di due differenti viaggi, il primo dei quali nel 2009 ed il successivo nel 2011, servendosi di una attrezzatura digitale particolarmente versatile e congeniale, anche per chi, come lui, ha precedentemente maturato grande esperienza con gli strumenti analogici della fotografia tradizionale.
Le poche e semplici bancarelle disposte nelle strade pedonalizzate e destinate allo shopping, con la propria presenza, mettono in evidenza la capacità di avere saputo mantenere una sostanziale dimensione umana del contesto urbano. L’ordine e la pulizia della città sono un evidente segno di civiltà. A Colonia il fotografo non ha certo trovato i cassonetti stracolmi di spazzatura, così comuni nelle nostre città, per lo stupore dei turisti stranieri che a lungo ne ricordano i colori e gli odori. Nessuna delle fotografie esposte denuncia il benché minimo degrado architettonico e l’ipotesi di crolli, tanto drammaticamente attuali nei nostri centri storici, è irreale nella solida Mitteleuropa.
Diversi scatti di Pietro Longo sono dedicati ai simpatici artisti di strada ai quali la città di Colonia consente di esibirsi negli spazi pubblici. Le più svariate forme d’arte trovano espressione all’aperto, senza un orario preciso e senza pagare il biglietto. Basta un’offerta per ringraziare del gentile spettacolo estemporaneo. Questa apertura e sensibilità nei confronti delle attività artistiche e culturali, dicono sia propria delle città marinare che per la presenza di un porto hanno intensi e sempre nuovi contatti. Colonia è molto lontana dal mare, ma ha ben cinque porti. Infatti vi scorre il grande fiume Reno che attraversa l’Europa e da sempre consente il transito non solo delle merci, ma anche di persone diverse e di nuove idee.
Anche l’accattone fotografato in compagnia del suo cane non sembra contrastare col benessere rappresentato negli altri paesaggi urbani, apparendo non come il risultato di un improbabile malessere sociale, ma più semplicemente di una scelta personale.
Come in tutte le grandi città anche a Colonia hanno attecchito inesorabilmente alcuni fenomeni di moda particolarmente diffusi tra i giovani. Mi riferisco nella fattispecie all’abitudine di chiudere due lucchetti con le iniziali di una coppietta in corrispondenza di caratteristici ponti o di tipiche ringhiere. Anche alcuni di questi variopinti esemplari di “sigilli” contemporanei, sono stati inseriti da Longo tra i soggetti del suo brillante reportage realizzato in terra di Germania.
Le 37 fotografie a colori di Pietro Longo che costituiscono la mostra “Köln”, a cura dell’Associazione Imago, sono rimaste esposte all’interno dei locali del Comune di Palermo a Villa Niscemi, solo pochi giorni, tra il 15 e il 20 febbraio, ma, nonostante i tempi circoscritti, sono riuscito ad essere l’ultimo dei fortunati visitatori.
Proprio in questi giorni l’Associazione Imago propone un’altra manifestazione , anch’essa nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi: la proiezione di un video dal titolo “Scatti di … musica”, realizzato da tredici provetti fotografi.