Vi consigliamo…
di Massimo Arciresi
Snowpiercer (id., USA/Corea del Sud/Francia/Repubblica Ceca, 2013) di Bong Joon-ho con Chris Evans, Jamie Bell, Song Kang-ho, Tilda Swinton
Un lunghissimo treno che sfreccia perpetuamente da una parte all’altra della Terra, nel 2031 completamente congelata (da 17 anni, fate voi i conti) a causa di un’umana misura di contrasto dell’effetto serra, decisamente sfuggita di mano. A bordo le poche migliaia di sopravvissuti, neanche a dirlo suddivise in caste: nelle ultime carrozze risiedono, tra disagi e rigide regole, i poveri, mentre man mano che si va avanti (in una gerarchia curiosamente orizzontale) si trova la “gente che sta bene”. Malgrado contraddizioni e approssimazioni, il primo film in lingua inglese dell’acclamato Bong funziona grazie a molti elementi, dalle angoscianti scenografie al carisma del capopopolo Chris Evans, dal ritmo coinvolgente alla sempreverde metafora delle distopie rappresentate al cinema. Quando la messinscena è valida.
Oppure…
La bella e la bestia (La belle et la bête, Francia/Germania, 2014) di Christophe Gans con Léa Seydoux, Vincent Cassel, André Dussollier, Eduardo Noriega
Può darsi che sulla carta ci fossero parecchi registi più idonei del cupo Gans a trasporre quest’amata favola in una degna versione moderna. Però dobbiamo ammettere che, tutto sommato, questo suo lavoro non è disprezzabile. Sa illustrarci con spontaneità i dintorni fatati del castello e ci propone nella giusta prospettiva la fiera Belle (una convinta Seydoux), prigioniera volontaria (per salvare il padre) del principe trasformato in (suprema) bestia da un incantesimo e da un senso di colpa dipanato con eleganza dai flashback (doppiamente interpretato da un Cassel che dribbla ogni legittima perplessità).
La frase della settimana
«Ma dove siamo, a New York o in un documentario del National Geographic?», si lamenta Christa Campbell con il quasi ex-marito Patrick Muldoon dopo avere evitato dei ratti ed essersi scontrata con dei pipistrelli (e prima di incontrare gli aracnidi giganti) nelle gallerie della metropolitana del B-movie Spiders (id., USA, 2013) di Tibor Takács.