In questo articolo dedicato al Finger Food il parere di uno dei “Giovani” Chef del Culinary Team Palermo: Giuseppe Biuso.
A cura di Giuseppe Giuliano
Coach del Culinary Team Palermo Maestro di Cucina
Giuseppe Biuso e’ uno Chef giovanissimo ma con una capacita’ e delle doti stupefacenti. Ha avuto una buona formazione presso l’I.P.S.S.A.R. P.Piazza di Palermo, oggi lavora come secondo Chef presso Il Boscareto Resort & Spa (Alba), Hotel a cinque stelle Lusso con il ristorante annesso ad una stella Michelin.
Palermitano ma con una visione della cucina innovativa che “incanta” sia all’impatto visivo che gustativo.
Sono orgoglioso di un componente come lo Chef Giuseppe Biuso, tanto che, dalla seconda decade di Gennaio, si allena con il Culinary Team Palermo per partecipare il prossimo novembre alla Culinary World Cup che si svolgera’ a Lussemburgo.
Il “Finger Food” ha il sopravvento agli inizi del 21 esimo secolo.
Consiste in un’idea gastronomica collocabile ad inizio pasto, o da servire in un coktail party o durante eventi conviviali. I “Finger Food” possono essere consumati in punta di dita (indice e pollice), e la loro grandezza deve essere piccola in modo da poterli consumare in un solo “boccone”.
Con l’espressione “Finger Food” in lingua inglese collochiamo il significato di “dito” e “cibo” associandolo anche come “cibo per le mani”.
Gli esempi generalmente accettati sono i salatini, olive, gli arachidi, le scaglie di parmigiano, per la nostra cucina tipica piccole arancini di riso, panelline, crocchette ed altre “leccornie” gastronomiche da consumare in un boccone, insomma quello che una volta veniva più semplicemente definito “stuzzichino”.
Oggi si parla tanto dei “Finger Food”, viene considerata un vera e propria tipologia culinaria ed è ormai una consuetudine diffusissima ovunque.
Anche in Italia sempre più chef si contendono il primato nel preparare gustosissimi elaborati per eventi di ogni genere approfittando del vantaggio di poter offrire al cliente più pietanze, viste le loro ridotte dimensioni.