Una presenza importante quella della struttura del Coni che, anche in Sicilia, ha trovato una sua sede a Ragusa
di Ambra Drago
La Scuola Centrale dello Sport fu istituita dal Coni nel 1966 per curare la formazione, l’aggiornamento, il perfezionamento e la specializzazione dei tecnici delle Organizzazioni Sportive, delle Federazioni Sportive Nazionali e del Coni stesso. Dopo trent’anni, la struttura ha cambiato nome, diventando ‘Scuola dello Sport’, ma mantenendo inalterata la sua iniziale vocazione. Negli anni è diventata anche fonte inesauribile di conoscenza attraverso la biblioteca sportiva nazionale fondata a Roma nel 1933, nella quale vengono catalogati e messi a disposizione le pubblicazioni di ciascuna Federazione sportiva nazionale, nonché le opere di tecnica, di storia, di educazione, di letteratura, di arte, che tocchino anche direttamente i problemi che interessano lo sport.
Una presenza importante quella della struttura del Coni che, anche in Sicilia, ha trovato una sua sede a Ragusa. Negli ultimi anni, però, ha visto diminuire notevolmente gli aiuti dal punto di vista finanziario, ma nonostante questo è riuscita a portare avanti numerose attività.
Adesso, le energie di Giorgio Scarso, del vice-commissario Orazio Arancio, dei suoi collaboratori insieme ai delegati provinciali sono rivolti verso il centro di Ragusa.
La nuova sfida richiede tempo e impegno, ma anche un rinnovamento a livello organico.
Fermo restando la figura inamovibile del Presidente della Scuola regionale di sport della Sicilia che coincide con il vertice massimo del Coni nell’isola, in questo caso il commissario Scarso. E’ stato deciso di nominare il vicepresidente nella figura del delegato di Caltanissetta, Iacono, mentre coordinatore di tutte le attività sarà il delegato provinciale di Ragusa, Cintolo. Lorenzo Cavallo, invece, ricoprirà l’importante ruolo di segretario organizzativo della Scuola. “Mi piace immaginare – ha dichiarato il commissario reggente del Coni – una Scuola dello sport capace di venire incontro alle esigenze di base delle federazioni a livello regionale, coinvolgendo le professionalità esistenti in Sicilia. Faremo di tutto perché possa diventare un punto di riferimento a livello internazionale, considerando il bacino del Mediterraneo come area di scambio tra culture diverse. Qui, già in passato – continua – sono stati realizzati alcuni eventi di grande spessore e posso anticipare che nel mese di ottobre porteremo avanti un corso per istruttori di scherma di tutti i Paesi del Mediterraneo. Deve essere questa la vocazione della Scuola. La Scuola – conclude – vuole diventare un collante tra culture diverse con la sua sede naturale in Sicilia e, nello specifico, a Ragusa”.
Dello stesso parere, ovvero sull’importanza che una struttura del genere rappresenta per il mondo sportivo siciliano ma non solo, è il vicecommissario reggente, Orazio Arancio. “L’unico obiettivo che ci siamo posti – dichiara – è quella di rilanciarla al meglio. Abbiamo una struttura splendida ed è davvero un peccato che sia stata trascurata negli anni scorsi. Le nomine fatte sono di alto profilo e sono certo che, rimboccandoci le maniche tutti assieme, taglieremo il traguardo prefissato”.
La rinascita di questa struttura rappresenta una marcia in più da non sottovalutare per la formazione e l’aggiornamento di tecnici e atleti nell’eventualità che il capoluogo siciliano venga candidato a Capitale Europea dello Sport nel 2016.