La città tira un sospiro di sollievo. Il Palermo di nuovo in serie A.
di Giusi Serravalle
La città di Palermo era già pronta. I tifosi palermitani, quelli veri, non hanno mai abbandonato la loro squadra e già dallo scorso 12 maggio 2013, dopo la sconfitta con la Fiorentina che ha decretato la scesa del Palermo in serie B e dopo i primi giustificatissimi momenti di rabbia e delusione, erano già pronti con fischietti e trombette, magliette e cappellini, striscioni e bandiere, per festeggiare il ritorno della squadra nella massima serie.
E tutto questo avviene, come in un copione, sabato scorso, quando alle 16.50 allo stadio Silvio Piola, l’arbitro Manganiello fischia la vittoria del Palermo contro il Novara e con cinque giornate d’anticipo il rientro in serie A è matematicamente certo.
A poco a poco le strade di Palermo lasciate semi-deserte durante i 90 minuti della partita, cominciano a riempirsi di voci e nel giro di pochi minuti viale della Libertà diventa un tappeto rosa di tifosi di ogni età, sesso e origine. Finalmente dopo 12 mesi i palermitani, anche quelli d’adozione, tirano un sospiro di sollievo ed esplodono di gioia concentrandosi, come nelle occasioni più importanti, nella bellissima piazza Politeama. Ma il numero dei tifosi aumenta vertiginosamente e il corteo si allarga a macchia d’olio anche su piazza Castelnuovo, piazza Massimo, Borgo Vecchio e piazza Verdi, insomma tutta la città è in festa.
I giocatori giunti intorno alle 22.00 in aeroporto vengono accolti da numerosissimi tifosi e dal sindaco Leoluca Orlando che rivolge parole di apprezzamento verso Beppe Iachini e la sua squadra. E poi tutti allo stadio Renzo Barbera illuminato a festa, dove, nonostante la pioggia, in più di diecimila hanno applaudito e festeggiato la squadra al completo.
Una festa meritata per i tifosi palermitani che hanno sempre appoggiato la loro squadra, soprattutto da quando nel 2004 l’U.S. Città di Palermo e il presidente Zamparini vincono il campionato di serie B e dopo 32 anni approdano in serie A. Da allora, nonostante gli alti e bassi e le scelte non sempre condivise, la tifoseria rosanero è sempre stata forte e presente.
Una bel sabato per la città di Palermo già pronta a dimenticare questi 12 mesi di purgatorio.