‘Tessere tratti d’Europa’: mostra collettiva a Marineo di cinque artisti fotografi europei.
di Andrea di Napoli
Attraverso i propri apparecchi fotografici, cinque artisti hanno colto gli aspetti più significativi e caratteristici del vasto territorio al quale si sentono di appartenere: l’Europa.
I fotografi non si sono limitati a rappresentare nelle loro opere il paese in cui vivono, ma hanno realizzato un gran numero di immagini relative a diverse località sparse su tutto il vecchio continente, dal Circolo Polare Artico sino ai Balcani, passando da Parigi e dalla Sicilia.
Osservando questa rassegna fotografica internazionale, ci si accorge che le tante e multiformi peculiarità nazionali che, apparentemente, sembrano esclusive di un solo popolo, esprimono, invece, l’armoniosa e singolare dimensione europea, così come tante tessere compongono un mosaico o numerosi fili servono a tessere una unica stoffa. E’ questo il significato del titolo della mostra ospitata presso il Castello di Marineo, “Tessere, tratti d’Europa”, e il messaggio artistico e sociale che intende trasmettere.
Significato della mostra collettiva dei fotografi europei
In un momento storico nel quale le distanze sono state ridotte da veloci mezzi di trasporto e la comunicazione avviene in tempo reale tra due punti qualsiasi del pianeta, la vera Bellezza consiste nell’evidenziare i valori e i sentimenti universali che emergono dalle differenti espressioni artistiche. Pur nel rispetto delle proprie origini, lo scambio culturale con gli altri paesi, sia vicini che lontani, favorisce la creatività artistica, il progresso civile e l’umana solidarietà.
Solo coloro che vogliono ignorare che l’Europa composta da tanti staterelli bellicosi appartiene ad un passato inquietante, possono guardare con diffidenza l’attuale unione europea.
Percorso della mostra collettiva dei fotografi europei
La tematica espositiva viene affrontata attraverso quattro diverse sezioni:
paesaggi di terra e di acqua, umani e urbani, culturali e sociali ed, infine, paesaggi immaginali. Le tappe precedenti della mostra sono avvenute a Solunto, a Castelbuono e a Caltabellotta. Come tutte le mostre itineranti anche “Tessere” subisce piccole modifiche e aggiornamenti. Ad esempio, a Marineo sono state esposte anche le fotografie dell’artista bosniaca Dajana Dejanovic. Nello specifico gli altri partecipanti sono Esko Aarre-Athio, un attore finlandese, Guido Giannone, designer a Milano, Serena Del Fiore, che ha studiato presso l’Accademia della Scala di Milano, Natù, fotografo e cineasta romano. Mentre le immagini realizzate da Roberto Miata, grafico e dalla fotografa Anna Rizzuti, in questa occasione non sono presenti.
I lavori esposti al Castello Beccadelli risultano interessanti ed efficacemente moderni. Si riescono ad apprezzare l’originalità di certe angolazioni insolite e gli accostamenti cromatici tra elementi naturali che comunicano armonia e serenità.
Alcuni scatti che rappresentano la nostra regione propongono i consueti stereotipi un po’ stantii, ma, proprio per questo, svolgono una funzione essenziale nel percorso espositivo analizzato.
Le fotografie in bianco e nero e a colori sono state stampate con tecnica digitale, e un supporto rigido antiurto provvede ad assicurare una lunga durata nel tempo e a rendere più agevole il trasporto da un locale espositivo all’altro.
La mostra fotografica “Tessere, tratti d’Europa” curata da Giovanni Giannone, rientra in un progetto artistico del Gruppo Sintagma, in collaborazione con Salvatore Pulizzotto e Pina Castronovo. Allestita nei locali del Castello Beccadelli, grazie alla partecipazione del Comune di Marineo e dell’Assessorato BB.CC.AA. di Palermo, la mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 20 settembre 2015.
L’ingresso è libero