Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Stati generali delle donne in Sicilia

di Redazione

Un’esperienza associativa, quella degli Stati generali, che si propone di interpellare quante sparse lungo la Penisola volessero mettere a disposizione delle altre il proprio bagaglio di conoscenze, attività e considerazioni sulla condizione femminile oggi nel nostro Paese.

di Paola Catania*  

Gli Stati Generali delle donne (www.statigeneralidelledonne.com) costituiscono un forum permanente delle donne italiane e delle donne straniere che vivono in Italia, autoconvocatesi per la prima volta a Roma il 5 dicembre 2014.

Da quell’evento è nata un’esperienza associativa che, grazie al lavoro della referente responsabile Isa Maggi e del suo staff, si è proposta di interpellare quante sparse lungo la Penisola volessero mettere a disposizione delle altre il proprio bagaglio di conoscenze, attitivà e considerazioni sulla condizione femminile oggi nel nostro Paese.

Ciò ha consentito di riflettere su strategie efficaci di cambiamento affinché le donne con il proprio lavoro siano poste al centro delle politiche per uno sviluppo sostenibile.

Dagli Stati Generali di Roma sono poi partite le tappe regionali di questo percorso di avvicinamento e conoscenza tra donne per le donne, condotto con il metodo del confronto, dell’ascolto di testimonianze e lo scambio di buone pratiche,  culminato con la plenaria di Expo Milano, dedicata a ricordare il ventennale della Conferenza mondiale di Pechino sulle donne 1995.

In Sicilia, gli Stati Generali si sono tenuti lo scorso settembre di quest’anno, con il titolo “Ultime ma non ultime”. Si è focalizzata l’attenzione sulle esperienze locali inerenti ai temi già trattati a livello nazionale.

Tra gli argomenti affrontati, la democrazia paritaria, il lavoro, donne e politica, giovani donne e confronti fra generazioni, comunicazione, processi di integrazione, le famiglie migranti, leadership, politiche e azioni intorno al Mediterraneo, cambiamenti, creatività, fragilità economica e sociale, sport.

Tutte materie esaminate dal punto di vista delle donne siciliane (imprenditrici, docenti universitarie, sportive, musiciste, professioniste, psicologhe, sindacaliste, giornaliste) contattate e convocate da Maria Andaloro, referente regionale.

Ande Palermo

Un contributo su donne e professioni è venuto anche dall’associazione Ande Palermo, che ha puntato il dito sull’ancora troppo esiguo numero di donne ai vertici degli Ordini professionali.

Nel complesso è emerso un quadro abbastanza disomogeneo della realtà delle donne siciliane, in bilico tra precariato e occupazioni. Una società, la nostra, nella quale il lavoro è un bene prezioso e in cui l’emergenza delle migranti e dei loro figli minori, richiede nuove professionalità nelle operatrici chiamate a organizzarne l’accoglienza. 

*Presidente Ande Palermo

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