Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Lollo Franco al Massimo con ” L’impresario Teatrale ” di Mozart

di Pippo La Barba

 

Il noto attore Lollo Franco varca per la prima volta la soglia del Teatro Massimo di Palermo come interprete e regista. 

 

di Pippo La Barba

La divertente rappresentazione, che fa parte delle opere buffe di Mozart, è diretta principalmente ai ragazzi, ma interessa anche gli adulti.  E’ uno spettacolo ricco di colpi di scena, che cattura l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine, realizzando una simbiosi perfetta tra parti musicate e cantate e parti recitate. In una magia scenica di grande efficacia i personaggi delle più celebri opere accolgono gli spettatori sulla scalinata esterna del teatro con un gioco teatrale che crea accoglienza e calore; quindi si trasferiscono nel foyer e iniziano a raccontare la storia, guidando tutti i presenti verso la sala ONU, dove ha luogo la messa in scena.  E’il racconto   di un impresario che deve preparare uno spettacolo per le frivole corti austriache del 700, e nel mettere su la compagnia si scontra con gli umori, le rivalità, i capricci degli attori, che pretendono compensi esorbitanti in un alternarsi di sogni, illusioni, speranze, che alla fine l’impresario con la sua autorevolezza riesce come un piffero magico a ricomporre in armonia.

 

” L’impresario Teatrale ”    Lollo Franco

E’ una commedia in musica, con la contemporanea presenza, oltre che dell’ orchestra, di cantanti e attori. Si compone di una ouverture, un’aria e un rondò per soprano, un terzetto e una vaudeville finale. L’allestimento e l’orchestra, diretta dal Maestro Marco Salvaggio, sono del Teatro Massimo, come pure i cantanti. Bravissimi tutti gli interpreti, dai soprano Giulia Della Paruta, Letizia Colajanni e Francesca Mazzara, al tenore Andrea Schifaudo, al basso-baritono Claudio Levantino, agli attori  Nicola Franco, Giuseppe Regina, Gabriele Clemente, Giulia Cutrona, Sonia Fleres e Sabrina Pecoraro.

Lollo Franco, straordinario protagonista nella parte dell’impresario Frank, ci offre un’interessante rilettura dell’opera mozartiana,  scandendola sui ritmi della commedia dell’arte. “Ho realizzato  quest’opera a costo zero – afferma – sarebbe stato impossibile farlo in un teatro privato. Ho potuto avvalermi dell’inesauribile armamentario tecnico, in primo luogo i costumi, patrimonio del Massimo, custodito nei depositi del teatro. Questo mi ha consentito di ricreare anche scenograficamente la magia di uno spettacolo basato su diversi elementi: le musiche del grande Mozart, l’orchestra, il canto, il fascino della parola, la fisicità degli attori: giocolieri e acrobati maldestri in grado però di eseguire il salto mortale all’indietro”.

Chiedo al Maestro Franco di chiarire quale è il suo obiettivo artistico.

“Fare uscire il teatro dall’ufficialità, dalla sua nicchia riservata a poche persone colte. La mia operazione culturale è un’altra: per me il teatro è vita e deve aprirsi alla città”

Un’ultima domanda: qual è il significato simbolico dell’orologio nello studio dell’impresario le cui sfere girano velocemente in continuazione?

“Ho voluto rappresentare il tempo, che molto spesso divora i progetti e li brucia. Mi viene in mente Aspettando Godot di Beckett.”

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