Vi consigliamo…di Massimo Arciresi
La felicità è un sistema complesso (Italia, 2015) di Gianni Zanasi con Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston, Filippo De Carli
Forte dei buoni risultati – anche commerciali – dell’ormai lontano Non pensarci (2008), Zanasi torna a lavorare con l’ottimo Mastandrea (nonché con Battiston, Teco Celio e Paolo Briguglia) in quest’altra non banale commedia. Il mestiere di Enrico è singolare: s’insinua amichevolmente nelle vite di imprenditori poco affidabili e li convince a cedere le loro aziende a mani più esperte. I suoi ideali superano quelli dei suoi datori di lavoro, che non perdono occasione per rammentargli, in modo quasi ricattatorio, il disonorevole operato paterno. La lunare fidanzata del fratello e un nuovo, apparentemente facile incarico, inerente due giovani ereditieri, potrebbero aiutarlo a rimettersi in contatto con la coscienza. Un film che conquista la platea, riuscendo perfino a somministrarle delle sequenze “artistiche”.
Oppure…
The Visit (id., USA, 2015) di M. Night Shyamalan con Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie
Due nipotini per una settimana nella casa isolata degli sconosciuti nonni; la mamma, la lanciata Kathryn Hahn che significativamente apre e chiude il finto documentario costituente la trama, litigò con loro per andare a vivere con il suo uomo. Le stranezze dei vecchietti, registrate dall’occhio vigile della videocamera (per il suo ritorno agli alti standard ai quali ci aveva abituato Shyamalan utilizza temerariamente l’abusato espediente del POV, ossia la soggettiva che, sul piano narrativo, va motivata con costanza e coerenza), diventano inquietanti. Lucida opera politica sulle “guerre” tra generazioni.
Voglia di cinema! La frase della settimana
«Quello c’ha un pelo sullo stomaco alto così.» Il poliziotto Giorgio Panariello avverte il medico Thomas Trabacchi a proposito della scarsa moralità del comune amico Fabrizio Ferracane, il cui figlio è stato arrestato per una rissa finita male, tragico episodio che rischia di rovinargli gli affari illeciti, in Uno per tutti (Italia, 2015) di Mimmo Calopresti.