La partenza ufficiale dei saldi ha perso da tempo l’interesse generale dei consumatori. Tra sms, telefonate e mail ai clienti fidelizzati con le card, le vendite con sconti del 20% e/o 30% alla cassa avvengono già da tempo. Al punto da delegittimare qualunque proiezione sui saldi stessi. D’altronde la nuova normativa regionale li ha praticamente liberalizzati: basta solo non pubblicizzarli prima dell’avvio ufficiale.
di Lillo Vizzini*
In merito ai saldi, la raccomandazione più importante è quella di verificare, prima della partenza ufficiale dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende acquistare, anche fotografandolo con il telefono cellulare, per avere una prova certa del prezzo originario. Solo in questo modo sarebbe possibile valutare la reale convenienza dell’acquisto e combattere le furbate di qualche commerciante scorretto.
IL DECALOGO DI FEDERCONSUMATORI PER ORIENTARSI NEGLI ACQUISTI SCONTATI
- Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente.
- Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%.
- I saldi possono non interessare necessariamente tutta la merce del negozio. Quella a saldo, però, deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.
- Attenzione alla presenza delle etichette: quella di origine permette di risalire al produttore, quella di contenuto garantisce la composizione del prodotto, quella di manutenzione informa sulle modalità di lavaggio per evitare rischi.
- Occhio al cartellino del prezzo! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.
- Non esiste l’obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare.
- Da giugno 2014 i commercianti hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat tramite POS per cifre superiori a 30 euro.
- Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.
- Non sono rare le controversie con i negozianti che, in presenza di merce difettosa e impossibilitati a sostituirla, sostengono di non poter rimborsare i clienti perché l’annullamento dell’operazione di cassa sarebbe vietata dalle norme fiscali. Ai sensi dell’articolo 130 del Codice del Consumo la merce difettosa deve essere sostituita o il prezzo rimborsato, specialmente se c’è difetto grave e non riparabile. Inoltre, l’operazione di cassa può essere modificata anche nei giorni successivi.
- Problemi o “bufale” devono essere subito denunciati ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o a Federconsumatori chiamando lo 0916173434.
*Segretario provinciale Federconsumatori Palermo
ANDAMENTO DEI SALDI NEGLI ULTIMI 6 ANNI
Anno | Andamento delle vendite rispetto all’anno precedente | Spesa per famiglia | Numero delle famiglie | Spesa per i saldi Palermo e provincia |
2010 | -3,00% | 280 | 45% | 62,08 mln euro |
2011 | -19,00% | 277 | 44% | 60,05 mln euro |
2012 | -18,80% | 224 | 38% | 41,94 mln euro |
2013 | -13,60% | 194 | 37% | 35,36 mln euro |
2014 | -7,50% | 179 | 37% | 32,63 mln euro |
2015 | 2,60% | 179 | 38% | 33,51 mln euro |