Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Voglia di cinema!

di Massimo Arciresi

 

I consigli del nostro critico Massimo Arciresi

Regali da uno sconosciuto – The Gift (The Gift, USA, 2015) di Joel Edgerton con Jason Bateman, Rebecca Hall, Joel Edgerton, Wendell Pierce

Il tema “coppia felice incontra elemento (maschile) di disturbo” ha subito tante variazioni nel thriller contemporaneo (da Uno sconosciuto alla porta ad Abuso di potere ad Harry un amico vero), ma Joel Edgerton in questo suo debutto dietro la macchina da presa sa rielaborarlo con acume, anche nella scrittura (sempre opera sua). Eccezion fatta per un paio di dettagli “misteriosi” (che forse è il caso che restino tali), la storia di un uomo di successo che per lavoro da Chicago torna in California insieme alla moglie e viene avvicinato da un timido, complessato ex-compagno di scuola riserva qualche bel ribaltamento, tra menzogne giustificabili e azioni meschine diversamente ripartite. Il regista, forte del proprio consolidato trasformismo, interpreta il conoscente ritrovato; e dirige benissimo Hall e Bateman. 

 

Oppure…

Room (id., USA, 2015) di Lenny Abrahamson con Brie Larson, Jacob Tremblay, Joan Allen, William H. Macy        pellicola

La prima parte del quasi ineccepibile film di Abrahamson tratto da un libro di Emma Donoghue (curatrice diretta dell’adattamento per il cinema) è ambientata in una stanza in cui vivono, senza mai uscire, una giovane madre (la notevole e premiata Larson) e il suo figlioletto cinquenne dalla lunga chioma. Il terribile motivo dev’essere svelato pian piano. Nella seconda metà c’è il faticoso ritorno a un mondo visto solo in tv, fra “mostruosità” quotidiane semplificate quasi a misura del bambino (che ha lo stupore prezioso del piccolo Tremblay). Ed è lui a salvare la genitrice, quattro volte. Contatele. 

 

Voglia di cinema! La frase della settimana

«Io… non sono un gangster! Sono il proprietario di un locale. Mi piacciono i soldi e il rispetto dell’essere proprietario di un locale. Ma non sono un gangster.» Reggie Kray alias Tom Hardy (camaleontico interprete anche del suo brutale gemello Ronnie) la racconta alla sua futura moglie Frances (Emily Browning), e un po’ anche a se stesso (dato che con suo fratello per davvero dominò disonestamente l’East End londinese degli anni ’60), nel discontinuo ma ben confezionato  Legend (id., GB/Francia/USA, 2015) di Brian Helgeland.

 

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