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Critica a Rights of Man di Thomas Paine- L’ultimo saggio di Vincenzo Fontana

Critica a Rights of Man di Thomas Paine - Il tema dei diritti umani al centro dell’ultimo saggio di Vincenzo Fontana...

di Redazione

Il tema dei diritti umani al centro dell’ultimo saggio di Vincenzo Fontana

 

di  Luca Licata

Approda in Sicilia, il saggio di Vincenzo Fontana ‘Critica a Rights of Man di Thomas Paine’, appena pubblicato da Bonfirraro.

Mai attuale quanto adesso, il pamphlet rimette in discussione le tesi argomentate nel classico Rights of Man di Paine (1791-92) – politico inglese, grande intellettuale e filosofo idealista – facendone emergere la straordinaria attualità del pensiero, indispensabile in un momento storico in cui ritorna prepotente al centro del dibattito politico internazionale il tema dei diritti umani, con migliaia di profughi in marcia, muri da erigere e venti di guerra che lambiscono i confini d’Europa, costretta a ripensare se stessa.

“Si tratta di costruire un modello di società in cui le libertà e i diritti dell’uomo, individuali e sociali, siano tutti realizzati” – afferma Fontana, dirigente scolastico della provincia di Agrigento, che concepisce il suo scritto, a partire dalla rielaborazione della sua tesi di laurea discussa circa 40 anni fa, come un’analisi e riflessione puntuale sui diritti inviolabili dell’individuo.
Nello scritto di Fontana emerge quanto Paine rivesta un preciso valore e spazio all’interno della complessa questione sui diritti umani, con le sue riflessioni sul ritorno al soggetto – uomo, in una società caratterizzata sempre più dalla prepotenza di pochissime multinazionali, con il monopolio assoluto sui mercati, e dalla finanza, smodata e incontrollata, che contiene al suo interno tantissime sofferenze.

La ‘Critica’ viene pubblicata in occasione di un’importante ricorrenza storica, ovvero il 240° anniversario della Declaration of Indipendence – 1776 degli Stati Uniti, cui Paine stesso ha contribuito personalmente, combattendo a fianco di George Washington. Un serbatoio di idee e di nuove correnti rivoluzionarie che, una volta trasferitosi in Francia, si riversarono, appunto, in “Rights of Man”, dove viene dichiarata per la prima volta la non superiorità dei nobili rispetto alla gente comune, perché ogni uomo ha dei diritti naturali che non sono basati sulla ricchezza o sulla nascita.
Fontana contestualizza il lavoro dell’inglese all’interno della sua opera omnia, con riferimenti particolari a Common Sense (1776) e Agrarian Justice (1796). Esso è svolto in un confronto critico serrato con le opere più note su Paine, opere in lingua straniera di autori come Best, Conor O’ Brien, Cole, Collins, Dos Passos, Foner, Kramnick, Roger, Williamson, Woodward, e in lingua italiana di autori come Vittorio Gabrieli e Tito Magri. In particolare quest’ultimo studioso è utilizzato dall’autore per la sua analisi della teoria painiana dei diritti dell’uomo alla luce di alcune categorie interpretative marxiane.

Il professore Salvatore Vaiana, storico autore della stessa casa editrice che firma un saggio acuto e ragionato, arricchendo così il testo, evidenzia come il nuovo libro sia “un lavoro con aspetti filosofico-giuridici quando avanza una critica marxista al giusnaturalismo painiano. Fontana, infatti, rileva «due filoni principali di analisi e di interpretazione» di Rights of Man: il primo, «liberale e radicale», considera l’autore «un precursore della democrazia moderna» e un teorico del «giusnaturalismo moderno», secondo cui «i diritti della Dichiarazione [del 1789] (libertà, proprietà, uguaglianza) spettano all’individuo indipendentemente da qualsiasi rapporto sociale»; il secondo, ritenuto «più completo», analizza l’opera alla luce del pensiero di Marx e ha, come scrive Magri, «di mira il giusnaturalismo (e il liberalismo)», ma «solo in quanto si configura come particolare sistema storico di potere». Sono due filoni di pensiero che si proietteranno nella stesura della Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948”.

 

Critica a Rights of Man di Thomas Paine – L’autore

Vincenzo Fontana è nato il 17 settembre 1955 a Naro (Ag), dove vive da sempre. Ha conseguito la laurea in Lingue e Letteratura straniere discutendo con ottimi risultati la tesi di laurea “Right of Man” di Tomas Paine.  Oltre ad aver ricoperto negli anni ottanta importanti incarichi dirigenziali in qualità di sindaco della sua città e di presidente della cooperativa “La Comarca”, negli anni novanta ha svolto le attività di docente d’inglese nelle Scuole medie e di docente formatore nell’ambito dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Attualmente è Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico “Galilei” di Canicattì (Ag).

Nell’ambito di questo contesto ha presentato, in occasione di interessanti convegni, diverse relazioni a carattere didattico-culturale, fra cui Orientamento formativo e competenze orientative e Relazione sul “Riordino dell’istruzione tecnica”. Blog: vincenzofontana.blogspot.it

Salvatore Vaiana è nato a Prizzi (Pa) e vive a Canicattì (Ag), dove insegna Italiano e Storia nelle Scuole Superiori. Ha pubblicato numerosi saggi, tra cui “Una storia siciliana fra Ottocento e Novecento”, Barrafranca (EN), ed. Bonfirraro, 2000; “Storia della Camera del Lavoro di Canicattì”, Agrigento, ed. a cura della Cgil, 2007; “La strage di Canicattì”, Roma, Newton Compton Editori, 2007; “Il contadino dirigente”, Canicattì(Ag), ed. Avanzato, 2008; “Pensiero e azione di un sindacalista soreliano”, ed. a cura del Comune di Prizzi, 2009. Blog: salvatorevaiana.blogspot.it

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