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Elements Tour, Ludovico Einaudi al Teatro Antico di Taormina

Domenica 7 agosto alle ore 21.30 circa, il Teatro Antico di Taormina, ospiterà Elements di Ludovico Einaudi...

di Redazione

Con Elements Ludovico Einaudi farà sognare, domenica 7 agosto 2016 alle ore 21.30 circa, il Teatro Antico di Taormina, unica tappa siciliana del tour che ad ottobre arriverà fino a Montreal, Toronto e a New York. Le note di questo album infatti, che già dalla sua uscita nel 2015 hanno entusiasmato pubblico e critica, risuoneranno e ammalieranno il numeroso pubblico del Teatro Antico, da sempre incantevole palcoscenico di eventi musicali e teatrali

 

di  Liliana Serio

Ludovico Einaudi: la musica viaggia dall’Artico all’Etna

Soltanto pochi mesi fa, a giugno per la precisione, il compositore Ludovico Einaudi ha fatto parlare di sé quando Greenpeace ha reso pubblici i dati sull’odierno stato dell’ecosistema artico tratti dal report Ciò che accade nell’Artico non resta confinato nell’Artico (What happens in the Arctic doesn’t stay in the Arctic), con lo scopo dichiarato di sensibilizzare la popolazione mondiale e metterla in guardia dai pericoli del riscaldamento globale.

Come forse molti ricorderanno tra gli oltre 8 milioni di persone che hanno aderito all’iniziativa firmando l’appello per la tutela dell’Artico, anche Einaudi ha contribuito alla causa, con l’inedito Elegy for the Arctic, mostrando chiaramente come la musica abbia il potere di fare qualcosa di concreto anche nella difesa dell’ambiente. Inutile sottolineare che in pochissimo tempo il video di questa toccante musica, interamente girato presso il ghiacciaio Wahlenbergbreen, sulle Isole Svalbard (Norvegia), ha letteralmente incantato tutti.

Dall’estremo Nord la musica di Ludovico Einaudi, dopo aver viaggiato attraverso tutta l’Europa, toccherà infine le coste siciliane tra un paio di giorni, passando dai candidi ghiacciai dell’Artico al fuoco incandescente dell’Etna, dove Elements non è più soltanto il nome di un album ma la sintesi perfetta di un viaggio in cui gli elementi naturali si avvicinano al sacro in una potente e incantevole unione di suoni, sogni, immagini e sensazioni.

Ludovico Einaudi, figlio dell’editore Giulio e nipote di Luigi Einaudi, ha infatti letteralmente polverizzato, con questo album, i record di vendita ed ha eseguito concerti, sold out in pochissimo tempo, presso i principali teatri europei. Il pianista e compositore italiano, che ha iniziato la sua carriera con il jazz-rock nel complesso Venegoni & Co ci ammalia con questo progetto che, nato nel 2015 su etichetta Decca Records – Universal Music Group, a distanza di un anno torna ad essere protagonista indiscusso nel suggestivo Teatro Antico di Taormina che incornicia l’Etna, scenario naturale di impagabile bellezza, donando ai suoi spettatori un concerto unico.

 

Elements di Ludovico Einaudi

Ludovico Einaudi
Ludovico Einaudi

Come ha dichiarato lo stesso Einaudi, nella fase precedente la realizzazione di questo album, «c’erano nuove frontiere – sul filo di quello che conoscevo e di quello che non conoscevo – che da tempo desideravo indagare: i miti della creazione, la tavola periodica degli elementi, le figure geometriche di Euclide, gli scritti di Kandinsky, la materia sonora, ma anche i colori, i fili d’erba di un prato selvaggio, le forme del paesaggio. Per mesi ho vagato dentro una miscela apparentemente caotica d’immagini, pensieri e sensazioni; poi, tutto gradualmente si è amalgamato in una danza, come se tutti gli elementi facessero parte di un unico mondo, ed io anche».

Questo è Elements, e solo chi ha avuto il piacere di ascoltare questo album può percepire visivamente e quasi distinguere con mano l’intreccio, la sovrapposizione di punti, linee figure e schegge che si toccano e si sfiorano e si incastrano alla perfezione riportando, con minuziosa dovizia, ordine in questo trascinante caos in cui perdersi non può che essere un piacere. L’album è composto da 12 brani, e presenta un’ampia strumentazione che abbraccia: piano, archi, percussioni, chitarra ed elettronica. Il filo conduttore che unisce questo lavoro ai precedenti album va ricercato nel suo sviluppo: una suite al cui interno ogni singolo brano traccia una precisa continuità con gli altri pezzi. Il suono è ricco e con naturalezza congiunge gli elementi acustici, elettrici ed elettronici presenti in un unicum straordinario senza confini di genere.

Questo progetto è il risultato di una lunga progettazione e sperimentazione, musicale e concettuale, che ha coinvolto non solo il gruppo ormai stabile di Ludovico, tra cui ricordiamo Francesco Arcuri, Marco Decimo, Mauro Durante, Alberto Fabris, Federico Mecozzi, Redi Hasa, ma anche la collaborazione dell’ensemble d’archi olandese Amsterdam Sinfonietta, di musicisti del calibro di Robert Lippok, dei percussionisti dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, di Mauro Refosco e di Daniel Hope, grande violinista sudafricano.

Non ci resta che aspettare pazientemente questo momento e provare a cercare i pochissimi biglietti ancora a disposizione per assistere ad un grande spettacolo.

 

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