Dice il proverbio: per San Martino, cadon le foglie e si spilla il vino. Noi siciliani aggiungiamo che il clima torna mite e si gustano pietanze squisite.
di Elèna Vitrano
Sebbene questa non sia la data della sua morte, bensì della sua sepoltura, l’11 novembre si festeggia il vescovo di Tours, San Martino per l’appunto, originario della Pannonia (nell’attuale Ungheria), tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica. Martino di Tours, figlio di un ufficiale dell’esercito, esercitò il suo ministero nella Gallia del tardo impero romano e, acclamata santità a parte, è considerato uno dei fondatori del monachesimo in Occidente.
Ancora oggi viene riconosciuto come modello “europeo” di carità per il proverbiale gesto del mantello, donato in una grigia giornata d’autunno ad un mendicante seminudo, tremante per il freddo, incontrato per strada; qualche istante dopo, miracolosamente il freddo si attenuò e comparve il sole (da qui la cosiddetta estate di San Martino). A seguito di tale episodio, Gesù apparirà in sogno al buon pastore, sorridente e avvolto in quello stesso mantello.
Al vescovo di Tours è simbolicamente legato anche l’oca poiché, secondo la leggenda, al fine di evitare di essere ordinato vescovo, si era nascosto sotto penne d’oca.
Originariamente la festa in memoria di Martino nasce in Francia, per poi diffondersi a macchia d’olio in Germania, Scandinavia e nell’Europa orientale; in particolare, l’11 novembre, tra falò e tradizioni contadine, si festeggia la fine dei lavori nei campi, nonché l’inizio della raccolta.
Biscotti, caldarroste, buon vino novello: la festa di San Martino in Sicilia
In Italia la festa di San Martino è molto sentita in alcuni paesini del Trentino Alto Adige e del Veneto, ma è nella nostra Sicilia che si ha l’imbarazzo della scelta per le innumerevoli tradizioni religiose e celebrazioni popolari sparse lungo tutto il territorio, alcune delle quali simbolicamente legate alla maturazione del vino nuovo e alla svinatura.
Anno dopo anno, l’11 novembre non è solo occasione di ritrovo e di squisite degustazioni, ma ha anche assunto un importante carattere folkloristico che, “fedelmente” combinato al clima mite tipico di questi giorni , dove non c’è posto per il grigiore autunnale (non a caso, abbiamo parlato dell’estate di San Martino!), attira un numero sempre crescente di turisti e visitatori di ogni dove.
Mai come adesso i popolari detti A San Martino ogni mostu diventa vinu, S’ammazza lu porcu e si sazza lu vinu o ancora Abbagnatu nn’u muscatu sono tanto appropriati e le degustazioni delle classiche caldarroste, del buon vino novello, così come del pane casereccio, dei prosciutti, dei zamponi, dei caratteristici biscotti di San Martino ne sono una e valida e deliziosa prova.
E che dire dei dolci? Basti pensare al croccante e friabile tricotto, al rasco (pasta morbida, inzuppata di liquore, e destinata ad essere farcita di crema di ricotta) e al tipico biscotto decorato (pasta morbida, scavato e riempito di confettura, glassato e merlettato con zucchero, ed infine decorato con un cioccolatino e frangette d’argento).
Tradizione e semplicità: questo il binomio vincente della festa di San Martino e delle varie manifestazioni locali che lo celebrano. In un clima di allegria fatto di mostre, artigianato, spettacoli, convegni, folklore e nuovi sapori, e in un affascinante viaggio del gusto, vi proponiamo i più importanti eventi ad esso legato:
- Festa di San Martino a Linguaglossa (Ct), ove poter godere di piatti tipici e di musica folk;
- Festa di San Martino a Ragalna (Ct), con Sagra della Salsiccia, caliceddi e vino;
- San Martino Odori e Sapori della Valle del Ghiodaro a Mongiuffi Melia (Me);
- Festa di San Martino Aci Bonaccorsi (Ct), con degustazione di fichi d’india e prodotti locali;
- San Martino funghi, salsiccia, castagne e vino a Castell’Umberto (Me);
- Festa di San Martino a Palazzo Adriano (Pa), con la tradizionale e folkloristica celebrazione delle coppie sposate nell’arco dell’ultimo anno;
- Fiera di San Martino tra Castagne e Vino a Carrubba (frazione di Riposto, in provincia di Catania);
- Sagra della frittella e sgambata di San Martino a Ragusa, con la tradizionale “sgambata podistica di San Martino” e la ricca galleria enogastronomica in cui poter gustare vino, focacce, legumi e ricotta calda;
- Fiera di San Martino – L’Osteria in Piazza a Villarosa (En), con degustazioni di prodotti tipici, musica e folklore;
- San Martino e il Vulcano a Milo (Ct), alle pendici del maestoso Etna.
A voi la scelta!