Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Aeroporto, appalto sicurezza: revocato lo stato di agitazione

Dopo lo stop allo stato di agitazione per la vicenda dell'appalto per i servizi di sicurezza, il commento della Filcams Cgil: “Obiettivi raggiunti. Tutelati i 20 lavoratori. Quando la lotta paga".

di Redazione

Torniamo a parlare della vicenda dell’appalto per i servizi di sicurezza all’aeroporto di Palermo, Falcone Borsellino.
Un  cambio appalto “atipico”, con  20 guardie del servizio di sicurezza coinvolte. È  la posizione ferma e determinata della Filcams Cgil Palermo che, sin dall’inizio delle procedure, a settembre, formalizzate poi il 3 febbraio scorso,   aveva denunciato  le criticità ed espresso perplessità e timori.  Alla fine, dopo lo stato d’agitazione dei lavoratori e un sit-in in aeroporto, l’obiettivo è stato raggiunto: i lavoratori sono stati immessi in servizio e hanno ricevuto gli stipendi.

Si conclude dunque positivamente la vertenza dell’appalto dei servizi di sicurezza dell’aeroporto “Falcone e Borsellino”. Un esito tutt’altro che scontato. La battaglia condotta dalla Filcams Cgil Palermo ha consentito di  sostenere, garantire e tutelare fino in fondo, e sotto ogni aspetto, i lavoratori coinvolti.  Obiettivi raggiunti, spiega la Filcams, che esprime soddisfazione anche per l’intervento della Gesap, gestore dell’aerostazione ed ente appaltante,  che ha ascoltato le ragioni dei lavoratori, a seguito della diffida dell’organizzazione sindacale e del richiamo alla  responsabilità solidale, e ha a sua volta diffidato le aziende dell’Ati  d’imprese vincitrice dell’appalto, con un invito  ad adempiere a quanto previsto dai contratti.  

“Dopo quasi un mese e mezzo di fermo dal cambio appalto e dalla sottoscrizione dei contratti di assunzione le  aziende, rispondendo alla diffida, hanno immediatamente provveduto all’inserimento in servizio dei dipendenti – dichiarano  il segretario generale della Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il segretario Filcams Cgil Palermo Manlio Mandalari – Per i ritardi  sull’inquadramento dei lavoratori e sull’inserimento in servizio non tocca a noi accertare le eventuali responsabilità. A noi spettava il compito di tutelare i lavoratori e garantire loro il servizio e la copertura retributiva del mese di febbraio. Abbiamo dovuto agire con determinazione  quando sono stati evidenti i ritardi nell’immissione in servizio. Sin dalla  assunzione, i lavoratori si sono resi disponibili e, come detto più volte, avrebbero potuto  essere impiegati in altri appalti, nell’attesa della definizione delle procedure di inquadramento dell’appalto dello scalo palermitano”.   

Dopo il sit-in in aerostazione del  21 marzo, e l’incontro con le aziende alla presenza delle rappresentanze sindacali, venerdì scorso sono stati disposti i bonifici per erogare le spettanze richieste e dovute.    Per la Filcams Cgil Palermo, è senza alcun dubbio una delle rarissime volte in cui per dei  lavoratori, non messi in condizioni loro malgrado di svolgere il  servizio, si è riusciti a far valere il diritto al percepimento delle spettanze mensili, in forza del contratto sottoscritto e della disponibilità al lavoro cui non si è dato seguito per responsabilità estranee ai lavoratori.

“Determinante riteniamo sia stato l’intervento del gestore dell’aeroporto sulle aziende per l’adempimento dei loro obblighi contrattuali- proseguono Giuseppe Aiello e Manlio Mandalari –  Ma soprattutto un plauso va rivolto ai lavoratori e ai rappresentanti sindacali di entrambe le aziende, che con lucidità e senso di responsabilità hanno mantenuta ferma la posizione e la linea condivisa con l’organizzazione sindacale, fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Una vertenza a lieto fine, con un finale nient’affatto scontato. Proprio il caso di dire: quando la lotta paga”.

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