Dalla Sicilia oltre ogni confine. Con la sua musica, spesso in versione dialettale, il talentuoso artista riesce a raggiungere tutti i nostri conterranei sparsi nel pianeta
di Daniela Mainenti
Aldo Lùndari, nato in Sicilia, in un piccolo centro in prossimità del mare, da sempre spinto dalla passione per la musica, si trasferisce a Milano nel 1979, con la convinzione che in una grande città fosse più facile inserirsi nell’ambiente discografico.
In realtà, comincia per lui un’escalation di spessore. Infatti, accumula importanti esperienze musicali, grazie alle grosse case discografiche che gli offrono ottimi contratti.
Il giovane talento è un vincitore e lo dimostra. Vince il premio Telegatto di Sorrisi e Canzoni Tv. Nel 1986 è presente, come unico Italiano, al Festival Lyra a Bratislava in Cecoslovacchia, dove vince e acquisisce il diritto a partecipare in Irlanda al Festival di Castelbar International di Dublino, aggiudicandosi il terzo posto.
Poi, per un periodo, Aldo si allontana dalla musica e ripone in un angolo, a malincuore, i propri sogni.
Non è, però, un abbandono definitivo. E’ solo un modo per riflettere e maturare un proprio concetto: un siciliano è sempre un siciliano, anche quando è lontano dalla propria terra. Ed è proprio da questo concetto, che comincia a scrivere testi in dialetto e trova nella Polygram, l’etichetta che lo sostiene e che gli affianca il Maestro Rinaldo Prandoni come spalla per realizzare, nel ’95, il primo Cd in dialetto siciliano “Pi Tunnari a Ririri” . Cd, che vende più di 30 mila copie.
Aldo Lùndari decide, così, di portare avanti un progetto musicale che possa emozionare chi, come lui, è lontano dai propri affetti e dalle proprie radici.
A crederci fermamente e a collaborare con lui ci sono i giovani musicisti e amici siciliani: Giacomo Carveni, alle chitarre, versatile e sublime creatore del sound di Aldo, ed Emanuele Maniscalco alla batteria.
Il musicista siciliano e il suo gruppo cominciano così ad esibirsi all’interno di rassegne organizzate dalle Associazioni “Italiani nel mondo’.
Il 13 settembre 2009, riceve in Sicilia il Premio culturale ‘Leone d’argento’, conferito a quei siciliani che, fuori dalla loro terra, si sono distinti nel campo culturale, nello sport, nello spettacolo e nel mondo delle arti e dei mestieri.
L’ultimo album, dal nome ‘Quando cambierà il vento’, è stato pubblicato il 28 di febbraio di quest’anno e i suoi brani, alcuni in dialetto siciliano, descrivono il momento di profondo cambiamento della nostra società che, pur contornato da crisi e negatività, può preludere a un cambiamento radicale, una nuova alba fatta di sogni e certezze.
Oggi Aldo Lùndari unisce sonorità calde a ritmi del sud. La sua musica riesce a creare un ponte ideale e a mantenere il legame tra sponde diverse dei mari per raggiungere, fosse anche l’ultimo dei siciliani, con i propri versi, il ritmo e la melodia, i nostri fratelli sparsi per il mondo.