Alitalia: il 31 marzo è scaduto il programma Mille Miglia 2013-2017, ma molti cittadini non sono riusciti ad usufruire dei premi. Federconsumatori richiede un incontro urgente con la compagnia
di Federconsumatori
Il programma Mille Miglia di Alitalia, che consente di accumulare punti ogni volta che si acquista un biglietto aereo e di utilizzarli poi per volare pagando solo le tasse, conta cinque milioni di iscritti.
L’edizione di Mille Miglia iniziata l’1 gennaio 2013 è arrivata alla fine, “in ottemperanza alla legislazione italiana che stabilisce una durata massima di 5 anni per le operazioni a premio”. La nuova è iniziata il primo gennaio 2018 e, per agevolare i soci nell’utilizzo delle miglia accumulate fino al 31 dicembre 2017, Alitalia ha deciso di estendere dal 31 gennaio al 31 marzo 2018 il periodo entro il quale spenderle in biglietti premio, validi per volare entro il 31 marzo 2019.
Ma proprio questa ulteriore scadenza non è stata rispettata, come si evince dalle numerose segnalazioni e reclami che abbiamo ricevuto negli ultimi giorni.
Nel dettaglio le denunce lamentavano “in misura differente ed in giorni diversi, a partire dai primi del mese di marzo, estenuanti attese telefoniche, su numeri a pagamento, senza che nessuno rispondesse per fornire indicazioni e/o spiegazioni.” In pratica i cittadini coinvolti si sono ritrovati nella condizione di non riuscire a comunicare con gli operatori telefonici addetti e, allo stesso tempo, hanno rilevato che l’operatività della sezione del sito ufficiale Alitalia, riservato a questo tipo di operazioni, era completamente fuori uso.
La conseguenza è che il termine del 31 marzo 2018 è scaduto, lasciando moltissimi utenti senza risposta e senza la possibilità di utilizzare le miglia accumulate, grazie all’acquisto di biglietti costati migliaia di euro e spesso a tariffe meno convenienti di quelle di compagnie concorrenti.
Capiamo che i commissari nominati dal governo uscente hanno preso le redini di un’azienda disastrata, finita due volte in amministrazione straordinaria in meno di un decennio, con due privatizzazioni fallite alle spalle e nessuna prospettiva per il futuro, ma visto che stanno svolgendo un lavoro molto positivo, infatti stanno guidando un’impresa in ripresa, sia pure ancora in perdita. La gestione commissariale sta dimostrando che, se ben gestita, Alitalia funziona e si potrebbe risanare.
Del resto è opportuno specificare che Alitalia Loyalty, la società che gestisce Mille miglia, appartiene al 75% a Etihad, è in attivo e il 25% detenuto dalla compagnia di bandiera è valutato circa 30 milioni.
Certo, in una situazione difficile come quella di Alitalia il problema delle carte mille miglia può sembrare di poco conto, ma è necessario un risanamento che deve far ritrovare fiducia nelle persone che hanno viaggiato e continuano a viaggiare con Alitalia (circa 5 milioni).
Pertanto chiediamo che venga velocemente aperto un tavolo di confronto con le Associazioni dei Consumatori sulla problematica Mille Miglia, al fine di dare risposte concrete ai cittadini interessati che, dopo le attese interminabili degli ultimi giorni, ancora non hanno alcuna notizia di dove sono “volate via” le miglia accumulate. Un confronto con Alitalia è necessario anche per ridiscutere le procedure di conciliazione per dare risposte efficaci e tempestive ai disservizi subiti dai cittadini, che, al momento, sono ferme.