Nasce il primo percorso sensoriale e didattico tra grani antichi e ambienti incontaminati, con la valorizzazione dell’intera filiera produttiva dalla semina alla macina del grano e ancora alla produzione di prodotti finiti, quali farine, pasta, pane e biscotti. L’iniziativa, nel cuore delle Madonie a Gangi, è della cooperativa Madre Terra che ha ricevuto in comodato dal Comune i locali del mercato ortofrutticolo.
L’idea è nata da un giovane agricoltore, Giuseppe Dongarrà che ha prima convertito i terreni dell’azienda di famiglia per la produzione, dopo circa 80 anni, del nero delle Madonie, antichissimo grano duro, a indice basso di glutine, e poi ha anche realizzato un antico mulino in pietra per la molitura.
Identità del territorio, elevato standard qualitativo dei prodotti, utilizzando materie prime certificate, e processi produttivi artigianali, è questa la ricetta vincente della coop Madre Terra.
“Con la messa in produzione del nero delle madonie, un grano che era quasi del tutto scomparso – ha detto Giuseppe Dongarrà, presidente della cooperativa Madre Terra – abbiamo salvato una produzione antica, un’impresa non facile perché la coltivazione, come quella della Timilia e Maiorca, grani che i Greci conoscevano e i Romani coltivavano, era stata abbandonata per decenni e soppiantata dai nuovi grani spesso modificati geneticamente. Con la realizzazione del primo mulino a pietra delle Madonie – continua Dongarrà – abbiamo garantito l’intera filiera per la produzione di farine, per la panificazione ma anche per dolci e pasta, l’impegno è mantenere la purezza del seme e la sua produzione con tecniche che risalgono a mille anni fa, abbiamo chiesto l’iscrizione, del nero delle Madonie, al registro nazionale delle varietà da conservazione delle specie agrarie e delle specie ortive, e realizzato un percorso sensoriale, dalla semina al prodotto finito, rivolto alle scolaresche ma anche a chi vuole scoprire da dove nascono i nostri prodotti, la nostra missione è recuperare gli antichi sapori ma anche i valori dell’antichissima civiltà contadina”. Per le visite e informazioni tel. 3294078473, mail: biomadreterra@alice.it.