E’ stato ancora una volta dimostrato come l’allattamento esclusivo al seno apporti moltissimi benefici.
di Claudia Ferreri
I numeri parlano chiaro:
– 800 mila decessi infantili; – 20 mila casi di tumore al seno; + 300 miliardi di dollari risparmiati. Queste sono le cifre emerse da un recente studio pubblicato dalla rivista medica ‘Lancet’ sul gesto più naturale al mondo: l’allattamento al seno.
Sono stati ancora una volta dimostrati i moltissimi benefici dell’allattamento al seno. Potrebbe essere prevenuta la metà dei casi di dissenteria, migliorata la salute materna, riducendo il rischio di tumore al seno e alle ovaie, oltre gli effetti positivi economici attraverso la riduzione dei costi per i sistemi sanitari.
L’Oms
L’Organizzazione mondiale della sanità ha messo in pratica diverse campagne di sensibilizzazione, educazione e supporto all’allattamento esclusivo al seno almeno per i primi 6 mesi di vita dei bambini ( range per ottenere i benifici elencati), ma ad oggi, solo il 36 per cento lo è.
L’obiettivo dell’organizzazione mondiale della sanità è quella di raggiungere il 50 per cento entro il 2025. Diversi i fattori che però, spesso, obbligano le madri ad abbandonare l’allattamento come l’insufficienza di vere politiche di protezione alla maternità, mancanza di spazi dedicati sui posti di lavoro, mobbing e anche una certa “propensione”, da parte dei pediatri, nel suggerire troppo spesso l’uso di prodotti sostitutivi del latte materno.
A dare sostegno alle mamme, ormai diffusi in tutto il mondo, la rete dei gruppi di sostegno per spiegare i benefici dell’allattamento al seno. A Palermo sono presenti il gruppo maternage de ‘Le Balate’, ‘Cerchi di vita’ e il gruppo di sostegno alla pari dell’associazione ‘L’arte di crescere’. Si tratta di una rete di gruppo di mamme alla pari che in diverse realtà territoriali si occupano di aiutare altre mamme nell’allattamento. “Una mamma alla pari è una figura riconosciuta dalla Oms – ci racconta Claudia Pilato, mamma, avvocato e co-fondatrice del gruppo ”L’arte di crescere” – una mamma adeguatamente formata e preparata per rafforzare la fiducia della madre nell’allattare, per migliorare i metodi di allattamento e prevenire o risolvere eventuali problemi. Il 70 per cento dei nostri interventi è volto a rafforzare la fiducia della madre e sfatare falsi miti ed errate informazioni che, spesso, provengono anche da figure sanitarie.
Negli ultimi quarant’anni, si è persa la naturalezza e la spontaneità dell’allattamento che si è trasformato in un gesto tecnico con regole orari e tabelle. Pertanto – continua Claudia Pilato – pur essendo un atto naturale è anche un comportamento appreso, per cui tutte le donne possono allattare, purché abbiano le informazioni necessarie e siano sostenute dalla famiglia, dalla comunità e dal sistema sanitario. La caratteristica della mamma alla pari sta proprio nel fatto di non essere una professionista, ciò rende più facile la comunicazione con le mamme che chiedono aiuto, che si sentono a proprio agio senza la soggezione del camice bianco”.