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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Ance Sicilia: Santo Cutrone è stato confermato presidente

Al suo secondo mandato consecutivo, Cutrone ha voluto una donna nella squadra che resterà in carica per il prossimo triennio

di Redazione

Dopo avere ribadito la solidarietà a  Mario Saddemi, presidente dei Giovani imprenditori di Ance Sicilia  vittima di un recente attentato in un cantiere edile a Palermo,  l’assemblea regionale di Ance Sicilia, riunita oggi nel Capoluogo  dell’Isola, ha confermato per acclamazione Santo Cutrone presidente  regionale per il secondo mandato consecutivo. Sempre per acclamazione, l’assemblea ha eletto la squadra dei cinque  vicepresidenti proposti da Cutrone, che ha voluto al proprio fianco  una donna nel segno di un forte rinnovamento al vertice dei  costruttori siciliani, che vede tutti volti nuovi, a parte il  tesoriere confermato. La squadra è formata da Sabrina Burgarello di Enna (delegata  all’Organizzazione e ai Rapporti interni), Rosario Ferrara di Trapani  (Urbanistica ed Edilizia residenziale), Salvatore Russo di Palermo  (Problemi del lavoro e della Sicurezza), Giuseppe Piana di Catania  (Partenariato pubblico-privato), Giuseppe Ricciardello di Messina  (Lavori pubblici) e Massimo Riili di Siracusa (Tesoriere). Ai sensi del nuovo Statuto, per la prima volta l’Ance nazionale ha  partecipato al voto attraverso Fabio Sanfratello, vicepresidente  nazionale delegato dal presidente di Ance, Gabriele Buia.

Santo Cutrone ha illustrato il programma in dieci punti per il  prossimo triennio, evidenziando, fra l’altro, il pressing con Regione  e Comuni sul governo nazionale perché le risorse del Recovery Plan  servano a ridurre le differenze territoriali Nord-Sud attraverso gli  investimenti in nuove infrastrutture di connessione materiali e  immateriali e nella manutenzione ordinaria di quelle esistenti; il  sollecito alla Regione per l’attivazione delle Zes, delle connesse  opere logistiche, degli investimenti in nuova formazione e per il  celere utilizzo di tutte le risorse disponibili; il controllo  sull’applicazione del Decreto “Semplificazioni” per evitare  distorsioni della sana concorrenza nell’aggiudicazione degli appalti;  la prossima creazione in Ance Sicilia di una tecnostruttura che  fornisca coordinamento e assistenza alle associazioni territoriali e  alle imprese nell’utilizzo del superbonus al 110% per favorire il  recupero in chiave antisismica e di efficienza energetica del  patrimonio edilizio.Cutrone, infine, ha ricordato il costante impegno, tutt’ora in corso,  nei confronti del Commissario straordinario per le opere di  depurazione, che in Sicilia continua ad aggiudicare opere progettate  con il Prezziario regionale del 2009, risalente a 11 anni fa e  superato da ben tre Prezziari regionali successivamente pubblicati e  sicuramente più aderenti alla realtà del mercato.“Il commissario – ha riferito Cutrone – ci ha spiegato che  occorrerebbero 180 mln di euro per aggiornare i progetti, fondi di cui  ad oggi non dispone. Ma ciò non può giustificare l’aggiudicazione di  gare a prezzi non più sostenibili e foriere di infiniti contenziosi e  di incompiute. Il Commissario, semmai, chieda al governo nazionale che  lo ha nominato di inserire nel Recovery Plan, che deve dare priorità  all’ambiente, le somme mancanti e, quindi, bandisca e aggiudichi  correttamente le gare a prezzi correnti”.“E’ per questo – ha concluso Cutrone – che l’Ance Sicilia ha  presentato un ricorso al Tar contro l’aggiudicazione dell’appalto del  collettore Sud orientale di Palermo, per un importo di quasi 27 mln di  euro. L’obiettivo è chiedere ai giudici amministrativi di affermare il  principio legislativo secondo cui la legge del 2013 che rimandava in  via straordinaria al prezziario del 2009 è stata abbondantemente  superata dai tre Prezziari approvati negli anni successivi. Qualora il  Tar ci desse ragione, tutti gli appalti fin qui aggiudicati dal  Commissario a quei prezzi andrebbero annullati”.

Nella foto di copertina, da sx: Fabio Sanfratello, Giuseppe  Piana, Rosario Ferrara (in alto), Santo Cutrone, Sabrina Burgarello,  Giuseppe Ricciardello, Massimo Riili e Salvatore Russo


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