di Pippo La Barba
Anna Cuticchio. Anna Cuticchio, palermitana doc. è figlia d’arte. Il padre, Giacomo, era un famoso puparo. Eredita da lui l’arte dei pupi e diventa la prima donna “pupara”.
Riesce a fondare un teatro, il “Bradamante” e a formare una compagnia teatrale. Giovanissima va via da Palermo e si trasferisce a Torino assieme al marito. Mette al mondo due figli: Giacomo e Vanna. Purtroppo i rapporti con il marito si deteriorano e lei resta sola con due figli piccoli.
Il ritorno a Palemo
Decide di ritornare a Palermo e avvia all’attività artistica il più grande, Giacomo, al quale promette di fondare un teatro proprio. Ma il destino è in agguato, avviene l’imponderabile. Quando Giacomo si avvia alla maggiore età e riceve la cartolina precetto per il servizio di leva, prima di iniziare a Torino il servizio di leva, dato che è ancora residente lì, vuole rivedere i suoi amici, e mentre vanno a festeggiare in discoteca il suo compleanno, vicino Gallarate la macchina esce di strada e in tre, di cui una ragazza di sedici anni, perdono la vita.
Il teatro Bradamante
Anna è distrutta, ma non si lascia travolgere dal dolore. Reagisce. Anche per onorare la memoria del figlio intende portare avanti il progetto del teatro. Grazie all’aiuto dell’altra figlia Vanna, affitta un magazzino in via Lombardia e lo trasforma in teatro che chiama “Bradamante”, dal nome dell’eroina della letteratura cavalleresca.
Ma ben presto madre e figlia si rendono conto che non ce la fanno a pagare due affitti. Allora lasciano la casa di abitazione e vanno a vivere nel locale del teatro con tutti i disagi connessi. Regalano anche i due cani cui erano molto affezionate proseguono tra mille difficoltà il percorso artistico, che non è fatto solo di pupi, ma anche di testi teatrali e di musical. Pure la pittura fa parte dell’estro creativo di Anna.
La seconda vita di Anna Cuticchio
Poi inizia la sua seconda vita. Metabolizza un percorso interiore che la spinge ad abbracciare un progetto di assistenza per i bambini poveri della Tanzania. La figlia l’approva e la lascia partire. Siamo alla seconda vita di Anna, quella di suora. La sua esperienza in quel paese povero e privo delle cose elementari dove le zanzare tigri, chiamate “punze” portano la malaria, è un calvario quotidiano. Eppure Anna riesce a fare miracoli. Protegge se stessa con le medicine che ha portato e anche i bambini che ha affidati. Pur non conoscendo la lingua fa catechesi e fa conoscere loro la vita di Gesù. Con il suo estro creativo dipinge financo un murales raffigurante l’Ultima Cena.
Il morbo di Parkinson
Purtroppo contrae il morbo di Parkinson e decide di ritornare a Palermo.
Oggi è una donna anziana, debilitata e fragile, ma salda nelle sue convinzioni. Offre le proprie sofferenze per la salvezza degli altri. Non c’è nella sua vita alcuna enfasi o esaltazione, mostra una serenità interiore disarmante.
Tutto questo fa riflettere sul fatto che la vita non va mai sprecata e che la sofferenza può essere accettata se costituisce un esempio virtuoso anche per gli altri.
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Vissi fin da piccolo nella nostra bellissima Palermo, anche sul viale Delle Magnolie della medesima Citta’ che e’ molto vicino al Teatro Bradamante, mai pero’ mi sarei
immaginato che 14 anni dopo avrei suonato presso lo stesso Teatro in quanto
musicista; ci ricordiamo molto bene quando La Gent.ma Sig.ra Anna Cuticchio
ci accolse con un bellissimo e pacifico sorriso al Suo Teatro Bradamante il 18 di Novembre del lontano 1983 per il nostro debutto in quanto gruppo musicale;
Ella ci dette cosi’ la sincera possibilita’ di presentare ben 12 canzoni grazie al Suo
bellissimo Teatro ed il pubblico dette una risposta molto positiva;
questo Articolo, che certamente il Cielo Ha Fatto Si’ che se ne potesse venire a conoscenza in quanto dedicato alla Signora ed alla Sua Famiglia, ci ha colpito profondamente; l’anno successivo al nostro concerto fui chiamato ad assistere
per piu’ anni i grandi invalidi in una Missione della Chiesa e quindi la rara
Esperienza Religiosa piena di Fede e Devozione della Signora mi ha molto commosso e mi ha confermato ancora di piu’ la ragione di certi accadimenti
nella vita; ancora adesso ringraziamo dal cuore la Sig.ra Anna Cuticchio per il
Suo grande cuore di Missionaria e di Artista, e Le siamo vicini spiritualmente;
In Corde Matris, sinceramente
Pietro Rutelli