Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Apenera, il gin di Sicilia conquista il mondo.

Apenera
Apenera, il gin prodotto solo con ingredienti e botaniche made in Sicily, ha conquistato la giuria della più autorevole competizione mondiale dedicata al gin e porta a casa il miglior risultato per la categoria "Contemporary Gin" (tutte le foto di questo articolo sono di Fabio Florio)

di Clara Di Palermo

Un gin distillato in Sicilia? Sì, se si tratta di Apenera, il gin di Sicilia, nato dall’intuizione di due giovani e che ha recentemente conquistato giurie di esperti internazionali, ottenendo un prestigioso riconoscimento. Ha vinto, infatti, la categoria “Contemporary Gin” in una competizione in cui si sfidavano gin distillati in tutto il mondo.
Nato, si narra, dalle mani di un docente di medicina in Olanda, come rimedio contro il mal di stomaco, il gin in Italia conta ormai oltre 300 etichette, che si devono soprattutto a piccole distillerie che riescono a produrre, ciascuna, un distillato con caratteristiche aromatiche uniche.
I due giovani creatori di Apenera, Jerry Prestigiacomo nato e cresciuto a Bagheria, con una passione per i sapori autentici e le tradizioni locali, e Giusy Cipolla, agrigentina, da sempre affascinata dalle piante e dalle loro proprietà, sono riusciti a mettere a punto una ricetta perfetta, mixando anche i loro differenti background professionali.

Profumi di Sicilia

Partendo dalla base con cui si crea il gin, ovvero un fermentato di cereali aromatizzato con le bacche di ginepro (da qui il nome gin), hanno aggiunto botaniche prese esclusivamente sul territorio siciliano. Iniziando proprio dalle bacche di ginepro, ma che siano quelle dell’Etna, ecco che si aggiungono la scorza dell’arancia di Ribera IGP, il limone e il pompelmo rosa di Siracusa e il miele di api nere, che dona delle note agrumate e speziate alla struttura del liquore. E poi ancora entrano nel ricchissimo bouquet: il basilico, i semi di finocchietto selvatico, il timo capocchiuto, la menta di Agrigento e la salvia di Ragusa.
Le mandorle e le noci della Val di Noto completano la struttura e conferiscono morbidezza, mentre le mele Lappedde del messinese e i mirtilli neri dell’Etna donano densità.
Il bouquet così aromatico, viene lavorato ad Aragona e confezionato, infine, in una bottiglia con un design particolare e su cui campeggia l’Ape nera mellifera siciliana.
Una menzione a parte merita “Mimì”, meraviglioso e magico alambicco, un distillatore in rame realizzato in maniera artigianale dalla famiglia tedesca Müller, leader nel mondo della produzione di alambicchi dal 1929.
Incuriositi da questo distillato interamente made in Sicily, abbiamo voluto parlarne con i due creatori, Jerry Prestigiacomo e Giusy Cipolla.

Giusy Cipolla e Jerry Prestigiacomo

Il Gin non è un prodotto tipicamente siciliano. Come nasce l’idea di dedicarsi a questo distillato?
“L’idea di dedicarci al gin è nata dalla nostra passione per i sapori autentici e la voglia di creare qualcosa che rappresentasse la nostra amata Sicilia in modo innovativo. Siamo sempre stati affascinati dal mondo dei distillati e abbiamo visto nel gin un’opportunità unica di combinare le botaniche locali con le tecniche tradizionali di distillazione. Volevamo creare un prodotto che portasse un pezzo della nostra terra in ogni bicchiere, celebrando la ricchezza aromatica e culturale della Sicilia”.

Un mix di botaniche tutte siciliane

Chi ha creato il mix di botanicals che utilizzate per aromatizzare il vostro gin?
“Il mix di botanicals è stato creato da noi stessi, selezionando le piante migliori della nostra regione. Abbiamo trascorso molto tempo a sperimentare e affinare la ricetta per assicurarci che ogni elemento si combinasse armoniosamente, valorizzando le note distintive degli ingredienti siciliani”.

Quali sono le fasi della distillazione e quanto tempo dura l’intero procedimento per arrivare al risultato finale?
La distillazione del nostro gin si articola in diverse fasi fondamentali. Distilliamo direttamente le botaniche (il processo dura tra le 6-8 ore) e subito dopo lasciamo riposare il prodotto. Non aggiungiamo nient’altro dopo, permettendo ai sapori di amalgamarsi perfettamente. In totale, dall’inizio alla fine, il processo richiede circa un mese per ottenere il nostro gin pronto per essere distribuito”.

La magia dell’alambicco

Parliamo un attimo dell’alambicco che usate per la distillazione: ha un suo fascino ed è determinante nella produzione. Quanto è importante scegliere quello giusto?
L’alambicco è un elemento cruciale nella produzione del gin. Noi utilizziamo un alambicco tradizionale in rame, che non solo ha un fascino antico ma è anche fondamentale per ottenere una distillazione di alta qualità. Il rame ha proprietà che migliorano la purezza del distillato, rimuovendo le impurità e conferendo al gin un sapore più pulito e morbido. La scelta dell’alambicco giusto è stata determinante per garantire la qualità che desideravamo per Apenera Gin”.

Quanti gradi ha il vostro gin?
“Il nostro gin ha una gradazione alcolica di 40% vol., che riteniamo essere il perfetto equilibrio per esaltare le note aromatiche delle botaniche senza risultare troppo forte”.

Apenera, il gin di Sicilia guarda ai mercati internazionali

Che capacità di produzione avete e qual è il vostro mercato di riferimento?
Attualmente, abbiamo una capacità di produzione di circa 10.000 bottiglie all’anno. Il nostro mercato di riferimento è principalmente locale, in Sicilia, ma stiamo espandendo la nostra distribuzione anche a livello nazionale e internazionale, con un particolare interesse per i mercati gourmet e i bar specializzati in cocktail di alta qualità”.

Convenzionalmente, nel regolamento europeo di riferimento, sono individuate diverse tipologie di gin. Il vostro in quale va inserito?
Apenera Gin rientra nella categoria dei “London Dry Gin“. Questo significa che, pur rispettando le tecniche di distillazione tradizionali, utilizziamo botaniche naturali senza aggiungere aromi o dolcificanti dopo la distillazione, mantenendo la purezza e l’integrità del sapore.

Concludiamo con il coinvolgimento degli appassionati: voi organizzate anche delle masterclasses: cosa si fa durante queste giornate e che riscontro avete avuto?
Durante le nostre masterclasses, gli appassionati hanno l’opportunità di scoprire il mondo del gin a 360 gradi. Iniziamo con una visita guidata alla distilleria, spiegando il processo di produzione e le peculiarità delle botaniche che utilizziamo. Poi, passiamo a una sessione pratica dove i partecipanti possono creare il proprio mix di botanicals, seguita da una degustazione guidata dei nostri prodotti. Il riscontro è stato estremamente positivo: i partecipanti apprezzano l’esperienza immersiva e la possibilità di imparare direttamente da noi, i creatori di Apenera Gin”.

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