È passato un anno da quando le pupille arrossate e sanguinanti di 3 ragazzi stavano fisse sullo schermo illuminato di un computer a contemplare la creazione di qualcosa a cui avevano lavorato per mesi e mesi, in modo incessante
di Attilio Cordaro*
Avevamo sulla pelle la stessa foga e adrenalina dei nerd che sbavano provando per la prima volta il nuovo videogioco campione di incassi dopo aver raccolto i soldi necessari per acquistarlo. La tensione positiva che ci faceva ribollire il sangue e tremare dall’emozione, andava a braccetto con un senso di vuoto allo stomaco, graduale, costante, crescente, importante.
Tutto, mentre senza sosta 6 occhi puntavano dritti un unico numero.
Uno e uno soltanto. Un normalissimo numero. O per lo meno dall’esterno era un numero qualsiasi.
Quell’unica cifra era riuscita praticamente ad annullare per quell’intera giornata le nostre comunicazioni col mondo esterno, mentre i libri e lo studio, le mogli, le fidanzate, amici e amiche e genitori, non riuscivano a penetrare in nessun modo l’involucro che ormai ci circondava e ci isolava ermeticamente da tutto il resto del mondo.
Un numero preciso che, partendo da zero, procedeva incalzando con un ritmo sempre più veloce come un metronomo impazzito, e variando continuamente al rialzo ci buttava giù senza controllo in un vortice frenetico di tensione, ansia e preoccupazioni.
Poco più di un anno fa, esattamente il 24 ottobre 2016, inauguravamo l’ingresso dei primi utenti in un nuovo mondo che avevamo intenzione di creare, iniziando con il primo strumento che li avrebbe aiutati a velocizzare il loro percorso universitario.
Quello strumento è Appunti Condivisi.
Appunti Condivisi: cosa ci ha spinti a crearlo
Animati dalla voglia di annullare l’ingiusto vantaggio tra chi può seguire le lezioni e, solo per questo, accedere ad una preparazione ottimale e chi per validissimi motivi non può seguirle ma non intende rinunciarci, davamo a tutti l’opportunità di ottenere facilmente tutto il materiale specifico per preparare al meglio gli esami universitari, caricato dagli stessi colleghi di corso su un unico sito in cui sarebbe stato facile trovarlo. Il tutto sfruttando la condivisione. Quello fu il primo passo per costruire il nostro mondo.
Un mondo in cui qualunque studente universitario sarebbe diventato consapevole una volta per tutte del perché è bloccato all’Università e non riesce ad andare avanti, e avrebbe trovato però gli strumenti per superare quegli ostacoli e uscire dall’aula in cui sarebbe stato proclamato Dottore, vittorioso, con la meritata corona d’alloro in testa e le lacrime di gioia sul viso.
E’ passato un anno da allora, e di cose ne sono successe, e anche parecchie.
Ogni giorno, abbiamo lavorato per costruire quel mondo, inserendo un pezzettino di quel puzzle che era perfetto e preciso solo nella nostra testa.
E lo abbiamo fatto lottando a denti stretti contro le difficoltà che man mano abbiamo incontrato.
A distanza di un anno da quel fatidico 24 ottobre 2016
Festeggiare un anno di tutto ciò che avevamo creato semplicemente stappando una bottiglia di spumante insieme a tutti i membri dello Staff (senza i quali ciò che abbiamo fatto non sarebbe stato possibile), ci sembrava non solo riduttivo, ma addirittura fuori luogo.
Ciò che ci ha sempre spinti avanti, alzando l’asticella di ciò che facevamo, era voler dare il massimo. Sempre di più.
E per questo aveva poco senso per me e per chi insieme a me ogni giorno lotta per tutto questo, ridurre tutto ad un cin-cin.
Ci saremmo sentiti colpevoli per aver sminuito l’enorme lavoro che io, Nicola, Gabriele e tutto il nostro Staff aveva fatto fino a quel momento.
E allora ciò che abbiamo deciso è stato scommettere su qualcosa di ancora più grande e mai fatto prima d’ora. Alzare ulteriormente la posta.
Questa volta, molto oltre. Volevamo mettere il cuore su qualcosa di enormemente più importante. Qualcosa che ci permettesse di incontrare gli studenti.
Un corso dal vivo. Un corso in cui avremmo consegnato in mano per la prima volta solo agli studenti che ci seguono in modo assiduo e da più tempo il libro “Come Laurearsi Velocemente e con Voti Alti” che io e Nicola abbiamo scritto durante tutta l’estate (e di cui puoi scaricare l’estratto qui).
Avevamo in mente qualcosa di unico e davvero di valore, e con questa chiara immagine abbiamo creato tutto.
Il Corso “Sessione Col Botto!”, il primo corso in cui abbiamo spiegato agli studenti come preparare due o più materie contemporaneamente e dividere lo studio.
Volevamo replicare lo stesso livello di emozione e valore che i nostri stessi maestri hanno sempre dato a noi, e regalare agli studenti qualcosa che non avrebbero MAI dimenticato.
Per il day after, il 23 novembre, ancora non riuscivo a smaltire l’adrenalina di tutto quello che il pomeriggio del giorno prima leggevo negli occhi, nei volti e nelle strette di mano degli studenti che abbiamo incontrato.
Gli occhi di ciascuno di loro brillavano ad ogni nostra singola parola, e l’emozione era solida, si poteva toccare.
Ognuno di loro prendeva appunti scrivendo freneticamente sul block notes che gli avevamo dato all’ingresso in aula, con una fame e voglia di imparare che era la stessa che li aveva fatti legare a noi nel tempo e che li aveva spinti a voler essere seduti lì, ieri, in quell’aula.
Questo è il modo che abbiamo scelto per festeggiare.
Tutto ciò che rappresenta Appunti Condivisi per noi
II nostro viaggio non si ferma. Mai! Il nostro viaggio è senza fine.
Siamo un involucro di desideri e ambizioni che viaggiano alla velocità della luce, efficaci come carri armati contro un esercito di soldati semplici.
Finché avremo respiro in corpo, lotteremo senza sosta anche se stremati, anche se affannati, per ciò in cui crediamo.
E anche se ci saranno tempeste che minacceranno di portarci fuori rotta, noi rimarremo saldi.
Fermi, immobili, e le affronteremo con coraggio. Per nessuna ragione al mondo molleremo.
Ci saranno ostacoli, ci saranno ritardi, bastoni fra le ruote.
Ma niente ci potrà fare rinunciare.
Anche se piccoli, saremo lì a crescere sempre di più, a rinforzare i muscoli.
Ad ogni bilanciere che solleveremo sulla panca piana della vita, metteremo un peso in più, consapevoli che nessuno ci assisterà quando lo dovremo riposare sull’asta da cui lo abbiamo sollevato.
Ce la caveremo da soli, e allo stesso tempo solleveremo sempre di più.
Ed ogni singolo disco nero da 10 kg che aggiungeremo sarà un tassello in più del sogno che intendiamo realizzare.
Ieri il libro, oggi il Corso, domani altro.
Piano piano, tutti vedranno ciò di cui siamo capaci, sempre con umiltà, sempre con sincerità e lealtà, così come siamo abituati a fare.
Ma costruendo con costanza il nostro sogno, senza mai esitare.
Ed un giorno, quando il sogno smetterà di essere tale e si chiamerà “realtà”, alzeremo la coppa della vittoria al cielo, e la luce illuminerà le forti mura che abbiamo costruito blocco dopo blocco, mentre sudavamo sotto il sole cocente e pesante, piegati dalla fatica ma mai spezzati.
Mai spezzati nello spirito che scorre dentro le nostre vene.
E quel giorno, la realtà diventerà più bella che mai.
Perché sarà quella che avevamo sempre voluto.
Dentro il nostro cuore, dentro il nostro petto.
*Co-fondatore di Appunti Condivisi e Co-autore del Libro “Come Laurearsi Velocemente e con Voti Alti”