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Arpa: via ai concorsi per assunzioni

di Redazione

Via ai concorsi per assunzioni all’Arpa. M5S: Una grande vittoria per l’ambiente. Approvata la norma dei Cinquestelle inserita dal Governo nell’articolo 3 della legge di stabilità regionale. Giampiero Trizzino: “Da anni si attendeva una misura per velocizzare indagini e rilevamenti. Porte aperte a biologi, geologi e ingegneri” 

“Da anni finalmente una norma di giustizia a tutela dell’ambiente, grazie alla quale verranno aperti i concorsi pubblici per il reclutamento di nuovo personale qualificato all’interno dell’agenzia per l’ambiente ARPA. Una volta tanto i giovani laureati, non dovranno scappare dalla Sicilia e trovare lavoro altrove, perché per la prima volta la Regione Siciliana aprirà le porte, tramite concorso pubblico, a geologi, biologi e ingegneri”.
A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino, primo firmatario dell’emendamento, inserito dal governo Musumeci, nell’articolo 3 della legge di stabilità regionale 2018 appena approvato dall’aula, e sottoscritto dai componenti M5S della Commissione Ambiente composta da Valentina Palmeri, Stefania Campo e Nuccio Di Paola.
“L’approvazione di questo articolo, è una grande vittoria per l’ambiente. Il lavoro che svolge l’Arpa – spiegano i deputati – è importantissimo, specie in una regione dalle mille vertenze di tipo ambientale, dove insediamenti industriali, di lavorazione di idrocarburi e discariche, hanno reso, vaste aree dell’Isola, a rischio ambientale. Ad oggi, l’agenzia opera con un solo terzo del suo personale, cosa, che rende praticamente impossibile fare indagini ambientali e carotaggi, in territori come quello di Gela, dove, tali rilevamenti sono attualmente a carico di un solo tecnico specializzato. Stessi numeri esigui anche per Priolo o Milazzo e altre zone a rischio ambientale siciliane”.
Approvato anche un emendamento nell’ambito dello stesso articolo, a firma della vice presidente della Commissione Ambiente Valentina Palmeri, che specifica la necessità dell’evidenza pubblica nella selezione concorsuale, superando di fatto un comma della medesima legge, che prevedeva originariamente una lista di persone cui attingere, senza alcun concorso pubblico.

 

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