Una Palermo tinta di mistero, itinerari sempre più interessanti e affascinanti e sulle orme di veri e propri tesori prima nascosti e ora dissotterrati vogliamo parlare della Grotta dei Beati Paoli
di Daniela Giangravè
Ma chi erano i Beati Paoli? Considerata una setta, ovvero i “giustizieri dei poveri”, la società segreta nascerebbe dal dispotismo e dai soprusi dei nobili che, amministravano direttamente anche la giustizia criminale nei loro stati e non di rado si servivano di delinquenti per risolvere senza troppi intralci questioni private che naturalmente non era opportuno far appianare alle loro corti o agli organi di competenza. La società segreta sarebbe nata anche perché la giustizia amministrata dallo stato era molto spesso al servizio dei potenti. Il popolo, stanco dei soprusi e debole decide di confidare in una setta che potesse agire nell’ombra e con la massima segretezza. Da non cercare un qualche collegamento storico con la mafia poiché all’insorgere dell’organizzazione mafiosa la setta era da tempo scomparsa.
Ad ogni modo, avete impegni per domenica 22 gennaio? Beh, non prendetene perché abbiamo il privilegio di poter fare una bella passeggiata attraverso la Palermo nascosta cominciando dalla Catacomba di Porta D’Ossuna – testimonianza paleocristiana dei primi insediamenti nel piede fenicio di Palermo – risalente all’incirca a duemila anni fa ma scoperta nel 1739. Era in origine un cimitero e successivamente è diventato l’accesso più favorevole alle vie sotterranee palermitane e finanche rifugio antiaereo nel periodo della seconda guerra mondiale infatti non possiamo non notare tracce di intonaco.
Giunti a Piazza della Memoria, onorando i magistrati uccisi dalla mafia, ci avviamo verso il Mercato del Capo, luogo tra i più folcloristicamente interessanti della città, e subito dopo ammiriamo il Palazzo Serenario e la Torre Albamonte. Secondo Luigi Natoli, autore de I Beati Paoli, la grotta all’interno della quale, tra mito e verità, avvenivano le riunioni segrete dei Beati Paoli si trova esattamente sotto il quartiere del Capo attraverso un viluppo di caverne e cunicoli che facevano parte di un’antica necropoli cristiana il cui unico accesso rimasto è quello delle Catacombe di Porta D’Ossuna tra la chiesa di Santa Maruzza dei Canceddi e la Grotta di Vicolo degli orfani.
È curioso sapere come il nome della chiesa tragga origine dalla Congregazione dei Portatori di animali da soma del ‘600; la merce infatti era trasportata in grandi ceste chiamate canceddi.
Sotto la chiesa scopriremo una vasta cripta, un altare per i riti funebri e dietro l’altare principale un passaggio segreto che conduce direttamente alla Grotta dei Beati Paoli e noteremo un’antica Camera dello scirocco (grazie alla presenza del pozzo di forma quadrata profondo circa quattro metri) rinvenuta pochi anni or sono durante i lavori di assestamento urbano e che nel romanzo del Natoli è riconosciuto come il tribunale della setta segreta.
Si visiterà l’antico quartiere della Guilla, zona effettivamente poco conosciuta di Palermo che custodisce in sé il giardino della Curcuma e le poche tracce rimaste di mura puniche. Concluderemo il nostro tour guardando la Cattedrale di Palermo alle sue spalle, proprio a Piazza Sett’Angeli per osservare i mosaici romani di cui la nostra vista può godere.
Per maggiori informazioni:
https://www.palermocultour.com/
PARTENZA MATTINA (quando prevista): BAR MAEVA (vedi mappa) – ORE 9:30
ARRIVO: PIAZZA SETT’ANGELI ORE 13:00 – COSTO: 15€ – BAMBINI 6/13: 12€