L’elemento più eclatante emerso dallo scenario convulso attorno al quale stanno ruotando le elezioni al Quirinale è la spaccatura, sempre più ben definita, del Centro Sinistra.
Spaccatura che denota la vacuità, ormai costituzionale, dello schieramento. Una discesa verso gli inferi, quella della Sinistra, avviata, nella notte dei tempi, da ignobili personaggi post berlingueriani e completata dall’ultima canna vacante che si fregia di dirigerla.
Che delusione, che amarezza per le migliaia di militanti ancorati a quei tradizionali valori del Pc, che hanno cercato di rivivere nel Pd. Che riprovevolezza assistere alle tacite intese tra Bersani e Berlusconi, agli abbracci, ai sorrisi e alle pacche sulle spalle sempre tra lo stesso e Angelino Alfano poco prima delle elezioni. Che vergogna per il popolo, assistere ala spregiudicatezza degli inciuci manifestati palesemente.
E mentre maturano i dissensi e le spaccature all’interno di un schieramento, ancestralmente emblema dell’alternativa democratica, il Centro Destra non perde la splendida occasione per potere urlare al Pd quanto uniti e compatti siano, invece, loro. Compattezza che, altro non è, se non il frutto di una spietata dittatura berlusconiana di cui è succube l’intero schieramento.
E’ proprio vero: dittatori si nasce, non lo si diventa. Su questo Bersani non ha mai riflettuto. Non ha mai pensato che lui non ha i mezzi di Berlusconi per imporre il proprio potere. Anzicché cercare di ricompattare il proprio schieramento, ascoltando, ogni tanto, pure la voce dei più giovani, senz’altro più coerenti di lui, si mette a fare sporchi inciuci con chi gli è sempre stato dichiaratamente nemico, e ha sempre approfittato delle fragilità che lui stesso ha provocato nel suo partito.
Meno male che abbiamo, comunque, gli adepti forsennati dei grillini che, a differenza della gente comune che è semplicemente amareggiata, delusa, addolorata e, magari un po’ incazzata, loro sono, invece, inccccccccazzzzzzzzzati!!!! Stiamo certi, comunque, che loro sono veramente i candidati del futuro e solo loro salveranno l’Italia. Dopo Gesù, Maometto, Ghandi, Beppe è il profeta multimiliardario più seguito e più ascoltato.
Intanto, comincia una nuova giornata rovente
La redazione