Tutto è diventato Bio, Green ed Eco. Il cibo, il vino, l’architettura, la tecnologia, persino la moda insomma di tutto e di più. Ma cosa vuole dire?
di Claudia Ferreri
Per la maggior parte dei casi, con BIO ci riferiamo al cibo prevalentemente prodotto e coltivato con ridotto utilizzo di prodotti chimici: fertilizzanti, diserbanti e antiparassitari di vari tipi. Il concetto è quello di adottare procedure il più possibile naturali quando i cibi erano saporiti e non facevano male. O almeno così si crede perché recenti studi hanno dimostrato che esistono poche differenze negli apporti nutritivi tra i cibi biologici e gli alimenti preparati tradizionalmente, e queste poche differenze non hanno alcuna rilevanza per la salute.
Ma più che di una scelta critica e consapevole il BIO sembra essere una moda del momento da seguire e per molti un business da sfruttare. E’ vero che l’eccessiva industrializzazione, lo sfruttamento estremo delle risorse naturali, ha portato le persone a rivedere il proprio modo di vivere in modo più sostenibile, cercando quindi in diversi settori di avere un approccio più green ed ecosostenibile.
Dall’economia green a basso impatto ambientale sfruttando nuove tecnologie in grado di migliorare l’efficienza dei macchinari attraverso fonti di energia rinnovabile, riducendo l’inquinamento e lo sfruttamento delle risorse ambientali.
All’architettura bio che ha l’obiettivo di instaurare un rapporto equilibrato tra ambiente e ciò che si costruisce, concependo edifici che utilizzano materiali e tecniche ecocompatibili.
Alla moda ecosostenibile che utilizza materiali di riciclo e prodotti naturali per promuovere un basso impatto ambientale come canapa, juta, platica, carta. Quel che è certo che questa nuova presa di coscienza in forte espansione ha dato vita a nuovi business e nuove forme di lavoro.